Live Report: Wolf a Cusano Milanino (Mi)
Serata all’insegna del divertimento fra pochi intimi quella organizzata da On Dead Sound Agency ed Eagle Booking presso il locale Marmaja di Cusano Milanino in provincia di Milano. Il resoconto si riferisce al Classic Day tenutosi venerdì 2 ottobre. Il giorno successivo si sarebbe infatti svolto l’Extreme Day, in pratica il secondo appuntamento che di fatto avrebbe chiuso la rassegna denominata Headbangers Party, giunta alla sua terza edizione.
Intorno alle 21.30 aprono le ostilità le Manogirls, quattro giovani ragazze che si esibiscono come tribute band dei Manowar che, divertendo e divertendosi propongono una manciata di classici dei barbari di New York dimostrando coraggio e una sufficiente presenza sul palco. Dopo le quattro girl è la volta dei Blizzard Of Lizard, combo milanese che osa alternare pezzi Funky all’interno della propria scaletta, dove comunque è sempre l’Hard Rock a dettare legge. HM in your face da parte dei rocciosi The Silence, autori del recente Lord Of Mercy, che fanno del guitar work la loro arma migliore ed è poi la volta dei Rain, incredibili macina chilometri su e giù per la penisola praticamente ogni settimana e dove ormai qualsiasi location costituisce per loro la seconda casa. Convincenti, preparati e sempre allegri, i cinque di Bologna sciorinano uno show senza ombre che ha il proprio apice durante la proposizione del pezzo Rain, cover dei famosi The Cult, che riscuote gran consenso da parte del pubblico. Il singer Francesco Grandi ha dimostrato ancora una volta di essere ormai a suo completo agio con la scaletta stilata da Amos&Co. e di essersi definitivamente scrollato di dosso l’ombra del grande Tronco, personaggio fondamentale nella carriera dei Rain che però, con la sua dipartita, ha di fatto sancito la fine di un certo percorso musicale in casa dei felsinei.
Chiudono gli svedesi Wolf, forti del nuovo album Ravenous e per molti eredi a tutto tondo della tradizione HM forgiata dai colossi degli anni Ottanta. Il Loro è uno show quadrato, addirittura cubico per certi versi, fatto di riff ficcanti e puro acciaio suonato con cuore e sudore. Niklas “Viper” Stålvind (voce), Johannes “Axe” Axeman Losback (chitarra), Anders “Tornado” Modd (basso) e Richard “Raptor” Holmgren (batteria) ci credono fino in fondo, a partire dalle chiacchierate sparse con i convenuti al di fuori del Marmaja per la classica e irrinunciabile – per molti – pausa sigaretta. Incontenibili, i Nostri, su brani rocciosi e ormai già classici della portata di The Bite, I Will Kill Again, Voodoo ed Evil Star. Mai come venerdì notte vale il detto pochi ma buoni, tanto che grazie ai cori “Wolf, Wolf, Wolf” i quattro svedesi concedono ben tre pezzi in più rispetto a quelli previsti. Nonostante la richiesta, il buon Niklas – grandissima la sua t-shirt degli Anvil – , evidentemente provato dopo un concerto molto intenso, declina su Steelwinged Savage Reaper, vera mazzata tanto agognata dai presenti ma onestamente improponibile dopo una performance così carica. Chiude, a un orario assurdo, il terzo e ultimo encore del concerto: quella In The Shadow Of Steel tratta da “Wolf”, il primo album della band, quello dalla copertina orripilante.
Wolf: una garanzia fatta di heavy metal, detto tutto!
Sono ormai le due passate, per tanti dei convenuti la via verso casa è ancora lunga e carica di chilometri, dopo i saluti e gli abbracci di rito si pensa a guidare nella notte, con il tipico sibilo nelle orecchie, di default. Alla prossima.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
Scaletta Wolf:
Speed On
The Bite
I Will Kill Again
Hail Caesar
Curse You Salem
Electric Raga
Voodoo
Genocide
Evil Star
Encore (3)