Report: 3° Halloween Party 2004, 31/10 a Verona
Domenica 31 Ottobre si è svolto il 3° Halloween Party 2004 – Extreme Metal Night, evento musicale dedicato agli ambiti più estremi della musica metal e organizzato dai ragazzi della fanzine Metal in Fabula in quel di Verona.
Io e il mio compagno di viaggio, che suonerà poi durante la serata come bassista session nel gruppo Fearbringer, arriviamo a Verona nel primissimo pomeriggio dopo aver girovagato per qualche minuto nel quartiere fieristico della città scaligera. Grazie alle precise indicazioni di una simpatica vecchietta dal sorriso più che smagliante, troviamo finalmente l’area dei vecchi magazzini generali dove è installata la struttura del teatro tenda Estravagario. L’area è dotata di un ampio e comodo parcheggio proprio di fianco alla struttura del tendone, che all’interno presenta oltre alla zona concerto con un palco abbastanza spazioso e i banchetti delle distro, anche un bar che funziona da punto ristoro.
Il tempo di assistere al sound-check dei Mortuary Drape, fare un giretto tra i banchetti delle distro e salutare qualche vecchia conoscenza ed ecco che il concerto ha inizio. I primi a salire sul palco con il compito di rompere il ghiaccio sono i Riul Doamnei, gruppo di Verona che propone strigoika black metal, un black metal sinfonico à la Cradle Of Filth, di cui propongono anche una cover. Alla band non manca la grinta e una certa perizia tecnica e riescono a scaldare il pubblico che arriva alla spicciolata. Seguono poi gli Evil Whisper, dei quali purtroppo sono riuscito ad assistere solo alla parte finale del set proposto, basato su un robusto death tecnico e supportato dalla buona prova del cantante. Nel frattempo la gente continua ad arrivare e tra il pubblico si iniziano ad intravedere vampiri, demoni, zombi e diavolesse, tutti pronti a festeggiare a suon di musica la notte delle Streghe.
E’ l’ora dei The Tombers: il gruppo è sul palco, circondato da ossa e frattaglie varie, manca solo il singer…quando ad un tratto, due loschi figuri salgono sul palco trascinando un pesante body-bag. Quando finalmente la musica attacca, dal sacco per cadaveri salta fuori il cantante, il serial vokills, il Colonnello, che ricoperto di sangue e brandendo ora la trachea di un pio bove, utilizzata a modi di sostegno per il microfono, ora una minacciosa motosega, conduce la performance della band che distribuisce mazzate a destra e manca sulle note della loro musica, una miscela devastante di death, black, grindcore. Devo ammettere che sono rimasto positivamente stupito dallo show dei novaresi e i ragazzi della band, con il Colonnello in testa, sono dei grandi. Sempre da Novara arriva il successivo gruppo che calca il palco, gli Psychofagist, un trio fautore di un brutal death violento, che sconfina spesso e volentieri nel grind. La band convince e si fa apprezzare in virtù di un notevole tecnicismo e di un sound compatto e monolitico che non ha mostrato cedimenti durante il corso dell’esibizione dal vivo.
E’ il turno poi dei Fearbringer, formazione black metal proveniente da Parma, che si presentano con un’inedita formazione a quattro. Il gruppo è già presente sul palco ma l’esibizione ritarda di diversi minuti a causa di un inconveniente tecnico. Parte finalmente l’intro, “The Ruin Convent Breath”, seguito dai pezzi tratti dall’ultimo album del gruppo, “Le Notti del Peccato” e dal classico cavallo di battaglia “Guerra”. Inspiegabilmente la musica é risultata abbastanza impastata durante il live-set della band parmigiana, peccato perché per tutta la serata i suoni sono stati molto buoni.
Molto bella e coinvolgente la prestazione dei Dark Lunacy, con il carismatico frontman Mike Lunacy in splendida forma. Il gruppo si muove perfettamente ed è a proprio agio sul palco con la set-list che pesca naturalmente dai due splendidi full-length della band. A memoria e senza nessuna sbavatura, i quattro ragazzi eseguono in successione pezzi come “My Dying Pathway”, “Through the Non-time”, “Varen’ ka”, “Stalingrad”, per concludere poi con “Dolls” e la commovente “Take My Cry”.
Qualche minuto per preparare la scenografia ed ecco che il palco si trasforma in un proscenio cupo e macabro dominato da un pulpito demoniaco: irrompono i Mortuary Drape, un pezzo di storia del black metal italiano. Le note dell’intro lasciano il posto a “Crosses in Graveyard”, potente assaggio del nuovo album in uscita nei prossimi giorni, seguito da una sequenza semplicemente devastante di classici della band: “Primordial”, “Pentagram”, “Vengeance From Beyond” e “Mortuary Drape”. Ma non c’è tempo per tirare il fiato, il massacro sonoro continua inarrestabile con la nuova “Unfading Revenge” e altri pezzi come “Obsessed by Necromancy”, “Tregenda”e “Beyond the Veil”, mentre Wilderness Perversion canta il suo malefico sermone e il gruppo procede potente, con la prova del batterista War Machine Helgast che fa onore al suo stesso nome. Sono rimasto veramente impressionato dalla prova dal vivo della black metal band alessandrina.
Concludono la serata, dopo un breve sound-check, i Blood, storici alfieri dal grind teutonico. Non me ne vogliate, ma non conosco molto il gruppo in questione, anche se devo dire che il loro concerto è stata un’altra mazzata sonica.
Volevo complimentarmi con i ragazzi di Metal in Fabula per aver organizzato una bella serata all’insegna del metal estremo, rappresentato in tutte le sue sfaccettature. In particolare volevo ringraziare Alessandra e Max per la disponibilità e la cortesia. Infine un saluto a Pietro, a Demonaz 78 e a MxAxRx.