Report Concerto Secret Sphere (18/11/2001)
Truemetal era al concerto del Babylonia di Biella, e vi racconta com’è andata! Foto, pareri e racconti di una serata di metallo.
La domenica biellese si apre all’insegna della gioia, infatti arrivato al casello alzo le mani al cielo e urlo “allora esisti!”; i casellanti erano in sciopero, e io ho risparmiato la bellezza di 4500 lire, che ho investito in luppolo fermentato.
Dopo qualche peripezia arrivo a Biella, e affronto la durissima impresa di cercare il Babylonia. Purtroppo solo al locale sono stato informato che sul loro sito www.babylonia.it avrei trovato la cartina…
Giunto al locale, incontro Debby dell’ Harder Staff alla cassa, e mi dirigo fieramente verso la musica, brandendo la mia Canon.
Purtroppo mi sono perso i “Deformachine“, che dal resoconto di STB, hanno fatto una buona perfomance, sia dal lato musicale con il loro sound molto aggressivo e sia dalla parte scenica grazie allo screamer che si presentava con una grande grinta sul palco. Devo forzatamente perdermi anche i torinesi “Hollywod Killerz” e i “Death or Glory“, band quest’ultima di origini genovesi che propone un ottimo heavy metal alla vecchia maniera, perché lo stoico STB mi trascina prima al banco per una birra, dopodiché andiamo a salutare i nostri osservati speciali, Project e Secret Sphere. All’interno del privè, 4 tra i migliori gruppi italiani si preparano ad affrontare il poco pubblico, mentre provo a scattare foto che rimarranno nella storia, sento rispondere alla domanda “Ce n’è di gente, si è riempito un po’?” con la risposta “Beh, la prima fila è piena”. Si scherza un po’ con i ragazzi, STB sembrerebbe uscito illeso dalla doppia intervista a Projecto e Secret Sphere. |
Finalmente uscito dal privè, attacco la seconda media di bionda ed entro nel vivo del concerto con i Projecto. I ragazzi di Savona sembrano in forma, purtroppo all’inizio la voce non si sente benissimo, difetto che viene corretto solo in parte e troppo tardi. L’atmosfera si scalda in pochi istanti, la doppia cassa imperversa, la melodia è quella di sempre, ma dal vivo questi ragazzi sprigionano un suono di una potenza impressionante. Riascoltando le canzoni da studio posso garantire che la performance live non solo è più che fedele a quella dell’album ma, da vero gruppo metal, i Projecto sul palco rendono speciale ogni pezzo, scaricando energia a valanga sul pubblico. I “Projecto” hanno riproposto dal vivo diversi pezzi del loro ultimo album “Crown of Ages”, e qualcosina tratta dal vecchio repertorio. Tutta la band fa bella figura, purtroppo la prestazione del cantante ne risente per via del missaggio, al contrario del disco dove si riesce ad apprezzare pienamente la classe di Robert, ma ci siamo rifatti ammirando la tecnica e la classe di Vic Mazzoni, che ha sciorinato assoli spettacolari e coinvolgenti. Dal pubblico si sprecavano commenti del genere “quello è nato con la chitarra in mano”( non per niente è reputato tra i migliori chitarristi italiani metal!!!). Forse all’esibizione della band di Savona manca un po’ più di ‘coreografia’, ma posso capire benissimo che di fronte ad un’affluenza così ridotta ci sono meno motivazioni. Nulla da eccepire sulla performance, era difficile stare fermi, il coinvolgimento era altissimo, il sound power dei Projecto ha una sua personalità che li distingue dalla massa e, a mio parere, li pone ai massimi livelli italiani della categoria. Un grazie da truemetal.it per la disponibilità e per aver sopportato STB e la sua intervista! |
Dopo i “Projecto” salgono sul palco gli seguiti dai “Morgana“, la voce potente e tagliente del cantante da immediatamente una buona impressione, le prestazioni dei singoli sono su buoni livelli, ma anche loro non si muovono tanto, forse la carenza di pubblico colpisce anche loro. Il loro album, “Angel”, è uscito da qualche mese, vi consiglio di comprarlo! |
Chi non ha problemi di energie, invece, sono i “Drakkar”, che ci hanno anche mostrato in anteprima il loro splendido video. Il nuovo acquisto, il vocalist Davide “dave Shot” Dell’Orto, ha un approcio iniziale un po’ goffo col microfono, ma si fa perdonare in due secondi esprimendo una potenza invidiabile e due polmoni d’acciaio. Il power/thrash dei Drakkar è devastante, una batteria prepotente e micidiale si accompagna a una gran lavoro di basso e chitarra, il vocalist è una macchina da guerra, le tastiere sembrano pronte ad esplodere da un momento all’altro. Ottima la presenza sul palco del cantante, nell’atteggiamento mi ricorda parecchio il vecchio Phil Anselmo, la voce è indescrivibilmente alta, grintosa e selvaggia. Bassista e chitarrista hanno dato spettacolo con duetti di memoria manowariana, il batterista sembrava voler frantumare ogni singolo componente della batteria. Grande spettacolo, il mio preferito della serata, purtroppo devo ammettere che sono molto poco imparziale, ma questa band incarna il mio ideale di metal. I Drakkar hanno annunciato l’uscita del nuovo album per gennaio 2002, non vedo l’ora di metterci le grinfie. Nella scaletta ha trovato posto anche un’ottima cover di Black Wind Fire & Steel, che ha fatto tremare i muri del locale, e vi garantisco che il cantante ha non ha trascurato neanche un acuto della versione originale. Abbiamo sentito due nuove canzoni che andranno sul prossimo album, e mi sono sembrate buone. |
I “Secret Sphere” meriterebbero un capitolo a parte, per lo stile, per la presenza sul palco, per la capacità di coinvolgere il pubblico del singer Roberto, per la tecnica, per il sound, per l’atmosfera, per la multiforme varietà del loro spettacolo, l’ironia, la simpatia. Verso metà esibizione, Roberto ha chiamato sul palco il chitarrista e il cantante dei Morgana, per una splendida cover dei White Snake, abbiamo avuto modo di sentire un nuovo pezzo, Virgin Street 69, e poi il gran finale con Long Live Rock & Roll. Nel mezzo si sono susseguiti pezzi del loro nuovo album “A Time Never Come”, ma senza dimenticare il precedente lp, riproponendoci i loro vecchi cavalli di battaglia come Recall Of The Valkyrie. Il loro concerto è iniziato con la potente e trascinante “Under The Flag Of Mary Read”, verso metà concerto c’è stato anche il posto per una splendida versione live di “The Mystery Of Love”, una splendida ballata tratta dal loro ultimo album. |
Dopo oltre un ora di spettacolo dei Secret Sphere è l’ ora di levare le tende, salutiamo e ringraziamo tutte le band complimentandoci con loro, saluto STB e lo lascio con il suo amato compagno “tasso alcolico”, per imboccare l’ autostrada e sperare che il casellante si sia suicidato…
… ma purtroppo non è stato così!
Conclusione:
Concerto esagerato, band spettacolari, pubblico scarsissimo. C’è da dire che al Babylonia i Rage fecero segnare 100 paganti, quindi la banda degli italiani con 105 ha giusto un contentino. Siamo proprio un popolo di coglioni, se uno è tedesco, scandinavo a americano gli andiamo dietro come fosse un dio. E poi in casa abbiamo band in grado di spaccare il culo a livello mondiale e non ce le caghiamo.
Meditate, gente, meditate.
Dario dei Drakkar
Aldo dei Secret Sphere
Roby dei Secret Sphere
Paco dei Secret Sphere