Report Death Angel-16-11-2003 + intervista Death Angel (Mark Osegueda)

Di Redazione - 26 Novembre 2003 - 17:27
Report Death Angel-16-11-2003 + intervista Death Angel (Mark Osegueda)

Innanzitutto mi devo scusare per la mancanza di fotografie in questo report, purtroppo a causa di alcuni problemi che non sto ad elencarvi non ho potuto inserirle.

Lo show inizia con l’esibizione dei Mystic Prophecy, band dedita a sonorità di stampo Power Metal anche se comunque piuttosto aggressive, il gruppo ha messo in mostra una discreta potenza ma nulla più, anche a livello di presenza scenica devono crescere parecchio, onestamente l’unica canzone del loro set che mi ha colpito è stata la conclusiva ed autointitolata “Mystic Prophecy”, dotata di buone melodie di base ed in grado di sprigionare davvero tanta energia, per il resto la band è riuscita a far passare una mezz’oretta discreta agli ancora pochi presenti.
Arriva così il turno dei Mnemic, una delle band più pompate dalla Nuclear Blast in questo periodo, peccato che la loro musica non riesco proprio a digerirla, un ammasso di luoghi comuni che dovrebbero far sì che la loro musica risulti moderna, sinceramente ho trovato le canzoni della band quasi fastidiose nonostante i suoni fossero più che buoni. Tecnicamente il gruppo se la cava anche , la cosa che proprio non mi va è come sono strutturati i vari brani, che sembrano non avere un senso vero e proprio, fortunatamente per me, e credo anche per buona parte dei presenti, almeno a giudicare dai giudizi che ho sentito in giro, dopo poco più di trenta minuti la band esaurisce il tempo a sua disposizione e lascia il posto ai Disbilief, band che sinceramente non avevo mai avuto modo di ascoltare e, perlomeno all’inizio mi lascia davvero di stucco grazie alla potenza sprigionata dal loro Death Metal lento e cupo.
I Disbilief sono un gruppo davvero strano, a parte il genere che propongono in maniera decisamente personale quello che stupisce e il loro modo di stare sul palco, da vedere sono stranissimi, nessuno si sbatte in maniera particolare ma riescono in qualche modo a catturare l’attenzione, e questa di sicuro è una dote non da poco. Dopo un po a dire la verità hanno iniziato ad annoiarmi, ma probabilmente questo è dovuto al fatto che non conosco le loro canzoni, tutto sommato direi che per loro si è trattato di una prestazione piuttosto buona, a parte dei non specificati problemi fisici (di stomaco credo) al cantante.
Purtroppo, a causa della breve intervista che sono riuscito ad avere con Mark Osegueda dei Death Angel, mi sono perso buona parte del concerto dei Darkane, ma posso dire che le ultime tre canzoni, le uniche che sono riuscito a sentire, mi hanno mostrato una band compatta e cattivissima, penalizzata purtroppo da un evidente mal di gola del cantante, che in almeno un paio d’occasioni ha preso delle stecche clamorose proprio a causa delle sue condizioni fisiche.
Arriva così il momento da me più atteso, cioè i thrasher californiani Death Angel, una delle band più originali e sottovalutate dell’intero panorama Metal a mio avviso.
L’inizio è subito devastante e “Seemingly Endless Time” colpisce dritto in faccia!
Vedere in azione i 5 californiani di origine filippina è davvero uno spettacolo, tecnicamente il gruppo è incredibile, riesce a sprigionare un energia devastante unita ad una perizia tecnica invidiabile e tutte, ma proprio tutte, le canzoni proposte riescono ad essere addirittura migliori di quelle già fantastiche che tutti possiamo sentire sui loro dischi.
Difficile scegliere quelli che sono stati gli highlights di un concerto di tale portata, ma dovendolo fare cito “Evil Mistress”, il classico “Thrasher” cantato per l’occasione dal bassista Dennis Pepa, la ballad “Room with a View”, che ha visto uno splendido duetto vocale tra il chitarrista Rob Cavestany e Mark Osegueda, “Bored”, uno dei pochi pezzi nella storia in cui a mio parere si uniscono in maniera quasi perfetta riffoni Thrash a parti di stampo chiaramente Funky, e la conclusiva e molto richiesta dal pubblico “Kill as One”, devastante come al solito.
Molto bella anche la nuova canzone che il gruppo ha presentato, intitolata “Devil Incarnate”, cupa e possente mostra come ancora una volta i Death Angel siano riusciti a rinnovare il loro modo di comporre pur riuscendo a mantenere il loro classico stile.
È davvero incredibile come canzoni composte 15 anni fa ascoltate adesso riescano ad apparire così attuali, segno che forse i Death Angel all’epoca della loro uscita non furono capiti dalla gente.
In conclusione posso dire di essere uscito dal Transilvania Live piuttosto soddisfatto nonostante qualche gruppo non mi sia piaciuto particolarmente la giornata è stata decisamente divertente, complice anche il post concerto al bar del locale in compagnia di Mark Osegueda, un ragazzo di una simpatia e di una disponibilità unica, ma questa è un’altra storia….

DEATH ANGEL – intervista a Mark Osegueda

Ciao Mark, per prima cosa mi puoi dire come sta andando il tour fino ad ora? Siete soddisfatti del feedback che avete ricevuto?

Si sono, anzi siamo molto soddisfatti del calore che ci hanno riversato addosso i nostri fan. La cosa più bella è che non stiamo ancora promuovendo un disco nuovo, quindi sono tutti qui per sentire la nostra storia, che sembrava essere finita nel dimenticatoio. Ed invece è bellissimo constatare come ci sia ancora un sacco di gente che si ricorda di te. E’ davvero incredibile.

Ma c’è stato un concerto in particolare che ti è rimasto impresso in questi ultimi mesi?

Beh, a dire il vero tutti i concerti hanno un posto speciale nel mio cuore, ma se devo andare nello specifico direi che le data italiana e quella tedesca dello scorso ‘No Mercy Tour’ sono state quelle che mi sono rimaste particolarmente impresse in mente. E poi c’è anche il concerto che abbiamo appena tenuto a Budapest due giorni fa. Sai, fa strano pensare per una band come la nostra andare a suonare in un posto come l’Ungheria, ma l’atmosfera era fantastica, e ci siamo divertiti come non mai.

Ehi Mark, hai proprio accennato anche la data italiana del ‘No Mercy’. Sai, io mi ricordo qualcuno che, alla fine dei concerti, era fuori dalla venue a fare foto con tutti e ad urlare “REVOLUTION”. Sai per caso chi era questo losco individuo?

Hahaha, ero io! REVOLUTION! Si, sono rimasto fuori a bere e a fare foto con chiunque volesse, perché è un aspetto molto bello dei concerti, almeno per me. Mi diverto un sacco. E poi amo la vostra passione, il vostro calore durante gli show. Magari non ci crederai, ma quando abbiamo pianificato le date e ho visto che Milano era nell’itinerario ho esclamato: “Fuck yes!”. Eravamo proprio contenti di ritornare in un posto così accogliente come il vostro.

Ci credo. A questo punto cosa mi sai dire sul nuovo disco che andrete a registrare a breve?

Dunque, entreremo in studio il 1° di Dicembre. Il disco uscirà il 26 di Aprile, ricordatevelo tutti, mi raccomando! Sarà, potente, tecnico, melodico, tutto allo stesso tempo…insomma un vero concentrato di musica dei Death Angel. Oh man, mi sento così bene nel parlare dei nostri nuovi pezzi!

Ma avete già deciso dove andrete a registrare il tutto?

Si, andremo presso un nuovo studio appena edificato in San Francisco. Ci piace molto come location. Tra le altre cose come produttore abbiamo scelto Brian Dobbs, che in passato ha ricoperto il ruolo di engineer per un certo Bob Rock, non so se lo conosci. Eheheh…

Quanti pezzi finiranno sull’album?

Credo 10 all’incirca. Il bello è che stiamo continuando a scrivere anche ora che siamo in tour, quindi non posso essere più preciso a riguardo. Ti posso solo dire che il feeling che ho adesso riguardo alla band ed alla musica è ancora più forte di quando abbiamo iniziato tanti anni fa. WOW, non vedo l’ora di registrare questo ‘fottuto’ disco e suonare live in lungo ed in largo per il mondo!

OK, Mark, cos’altro bolle in pentola per i Death Angel? DVD, ristampe dei vostri primi tre dischi…

Beh, innanzitutto ci piacerebbe fare un DVD contenente i nostri video, dei clip dal vivo, scene di backstage magari…abbiamo un sacco di materiale nei cassetti da tirare fuori. E poi siamo in trattativa per ristampare almeno i primi due dischi, “The ultra-violence” e “Frolic through the park”, ma ancora non ti so dare dei dettagli maggiori sulla cosa. Diciamo solo che le eventuali ristampe saranno arricchite da versioni demo di pezzi inediti e non.

Quando e perché avete deciso di riformare i Death Angel?

Abbiamo suonato un concerto di beneficenza per Chuck Billy dei Testament a San Francisco, e mentre suonavamo ci siamo resi conto che suonare coi Death Angel era quello che davvero volevamo tutti e 5, tra di noi sembrava che il feeling non fosse mai finito, sembrava davvero che non avessimo mai smesso di suonare assieme. Appena finito il nostro show abbiamo subito deciso di rimettere in piedi la band non solo per quel concerto, ma per sempre, ed ora eccoci qui, ancora in tour a suonare la nostra musica!

Bene Mark, ci puoi lasciare con un tuo elenco delle cose che ti piacciono dell’Italia?

Oh man, io amo tutta l’Italia. Il cibo…WOW, fantastico. E come ti dicevo prima, siete delle persone tremendamente emozionali, e questa cosa la adoro semplicemente. Vogliamo parlare delle donne, poi? Oh Jesus, le ragazze italiane sono davvero bellissime.

Allora non potrete esimervi nel tornare subito nel nostro paese, una volta terminato il disco.

Ah, certo! Appena terminerà la registrazione dell’album penso proprio che riprenderemo a suonare subito dal vivo, e puoi star sicuro che l’Europa riceverà la dovuta attenzione. Anzi, credo che partiremo proprio dal vostro continente per le nuove date.

OK, allora ti aspettiamo verso Maggio o Giugno. Intanto in bocca al lupo per l’album.

Oh grazie. Teniamo le dita incrociate. Comunque faremo del nostro meglio. A presto, allora. Ciao a tutti i nostri fan italiani.

 

Un grazie di cuore per questa intervista va ad Igor Italiani di Metal Force (l’intervista è quasi del tutto solo sua) che ha gentilmente accettato di farsi accompagnare dal sottoscritto, a Silvia della Kizmaiaz  ed al simpaticissimo manager dei Death Angel per la grande disponibilità mostrata.