Report: Elvenking a Prato (12/04/08)

Di Redazione - 18 Aprile 2008 - 0:00
Report: Elvenking a Prato (12/04/08)

Live Report a cura di Luca Palmieri.

Elvenking + A:voiD @ Siddharta (Prato) – 12 Aprile 2008

Nemmeno troppo tempo dopo l’orgia di metallo in quel del Siddharta coi Vision Divine, è già tempo di tornare per godermi le melodie folkeggianti e le sfuriate di doppia cassa del combo friulano Elvenking.

Insieme al supereccitato Morgan arrivo qualche minuto dopo l’inizio dell’esibizione degli A:voiD. Un prog metal molto intenso, arricchito da un cantante particolarmente caratteristico che intermezza vocals screaming a tonalità pulite e calde; i loro pezzi scorrono via veloci e godibili, con frequenti puntate solistiche del chitarrista Andrea e di Lorenzo, mainmind e tastierista della band.

Il pubblico già riscaldato dagli A:voiD chiama a gran voce gli elfi sul palco, e dopo l’intro partono subito con una poderosa “The Scythe“, anche se Damnagoras salta tutta la prima strofa perchè… Dimentica di accendere il microfono! Dopo aver trovato l’interruttore comincia a cantare in maniera superba, e continua così anche su “Swallowtail” e “The Wanderer“. Dopo questo magico trittico i ragazzi scambiano due parole con noi di sotto, prima di annunciarci la seguente “Infection“. Ancora una gran prova, ottima tecnica e impatto sonoro, anche se sono abbastanza frequenti i fischi e i sibili del microfono.

Si continua con “Divided heart” e “Jigsaw Puzzle“, e il pubblico continua, così come aveva iniziato, a pogare vorticosamente davanti al palco. Damnagoras incita in continuazione, anche le ultime file, riuscendo a coinvolgere quasi tutti nella gran festa. “Pagan purity“, “A riddle of stars” e “Poison Tears” continuano a tenere alta la tensione, prima della pausa, terminata da un simpatico siparietto in cui Damnagoras ci fa cantare a turno, per poi iniziare di colpo una impressionante cover di “Pinball map” degli In Flames cantata perfettamente.

Forse però il growl continuo sfianca l’elfo canterino, e sulle successive e conclusive “The winter wake” e “Death and suffering” i versi fatti cantare a noi aumentano esponenzialmente. Ma in ogni caso, gran concerto e bellissima serata, proseguita poi con due chiacchiere con Damnagoras, che mi aveva anticipato (già potete trovare la news su questo portale) l’uscita per la fine dell’autunno di quest’anno dell’album acustico e s’era spinto già all’anno prossimo confidandomi l’uscita di un nuovo album full-length.
Ho letto che molte persone hanno inteso questo album acustico come una sorta di “abbandono” del cammino intrapreso negli ultimi due platter dagli elfi, ebbene Damnagoras mi ha assicurato che non è assolutamente così, anzi il percorso artistico e le affinità stilistiche non sono mai immobli nella band; il progetto acustico è quasi un “regalo” per i fan delle sonorità più folkeggianti e sognatrici del Re degli Elfi.

Luca “NikeBoyZ” Palmieri

PS – Perdonatemi la qualità infima delle foto, ma quando questi aggeggi ipertecnologici di nome “fotocamera” decidono di smettere di funzionare non ci si può che affidare alla buona sorte…