Report Heavy Metal Nights del 14-12-02 Torment e Boarders
Ennesima doppia serata al Sitting Bull di Certosa di Pavia, questa volta all’insegna del Thrash con due band dedite esclusivamente a cover. Si tratta dei Torment, che propongono cover di pezzi storici degli anno ’80 e dei Boarders, cover band dei Megadeth.
Ad aprire il concerto sono stati i Torment ed ammetto che nel vederli sono rimasto piuttosto colpito dalla giovane età di tutti i musicisti, soprattutto in virtù dei pezzi che suonavano. Tutti pezzi thrash dei primi anni ’80 appartenenti a gruppi storici. Il thrash degli anni ’80 sta infatti vivendo come una seconda giovinezza, quasi riscoperto ora a distanza di anni dopo che al tempo venne un po’ emarginato.
Comunque i Torment cominciano il loro concerto con Evil has no Boundaries degli Slayer e continuano proponendo in rapida successione No Remorse dei Metallica, Metal Command degli Exodus, di nuovo un brano degli Slayer e cioè la grande Hell Awaits, Flag of Hate dei Kreator, Zombi Ritual degli immortali Death, My Belief di una band storica come i Possessed, Nuclear Winter dei Sodom e hanno infine chiuso con Merciless Death dei Dark Angel.
Il gruppo ha suonato bene anche se non è stato del tutto impeccabile, qualche indecisione si è notata nella loro esecuzione, ma la passione sembra essere veramente tanta e sono convinto che con il tempo e la dovuta esperienza, che ancora deficia a questo giovanissimo gruppo, possano migliorare .
Passiamo invece ora al gruppo che ha chiuso la serata e il principale artefice del gran numero di persone accorse in questa serata al Sitting Bull. Dopo i Torment è infatti stata la volta dei boarders, cover band dei Megadeth con già qualche demo di pezzi della band americana all’attivo e di cui l’ultimo, un live, è di prossima pubblicazione la recensione qui su TrueMetal.it.
Ma andiamo a parlare del concerto, i Boarders aprono con Wake Up e subito ci fanno capire di che pasta sono fatti, l’esecuzione infatti è veramente ottima e anche la voce del cantante in moltissimi casi sembra sempre più somigliante a quella di Mustaine. Subito dopo è la volta di Paranoid dei Black Sabbath che data l’attitudine del gruppo più che una cover dei Sabbath, sembrava una cover dei Sabbath fatta dai Megadeth!
I Boarders non hanno assolutamente deluso, anzi hanno esaltato molto il pubblico che cantava tutte le canzoni, inoltre hanno suonato veramente tanto, considerando anche il fatto che avevano un gruppo di spalla, facendo durare il proprio spettacolo come se fossero stati gli unici a esibirsi quella sera.
Dopo Paranoid i Boarders hanno sfornato nell’ordine: Hangar 18, Peace Sells, un assolo di batteria che è poi finito per sfociare in Skin o’ My Teeth, Ste the World, My Last World, Back in Black degli AC/DC, la maestosa Holy Wars… the Punishment Due, Lucretia, Dawn Patrol dei Judas Priest, The Conjuring, Delivering Hell, Tornado of Souls, In My Darkest Hour, Symphony of Destruction, Electric Eye dei Judas Priest, Anarchy in the UK dei Sex Pistol nella versione rifatta dai Megadeth su So Far, So Good… So What!, Alone in the Dark dei Testament e hanno infine chiuso con Dirty Deeds degli AC/DC.
Nel complesso un gran bel concerto in cui i Boarders si sono espressi veramente bene e con un ottimo riscontro di pubblico, molto numeroso e ma anche molto ruomoroso visto che si è fatto subito coinvolgere a cantare tutte le canzoni proposte.
Alex “Engash-Krul” Calvi