Report Heavy Metal Nights del 17-10-03 Galileo

Di Alessandro Calvi - 9 Novembre 2003 - 22:55
Report Heavy Metal Nights del 17-10-03 Galileo

Serata tributo al Sitting Bull a una delle band storiche del rock, i Queen, con la cover band dei Galileo, e siccome i Queen sono sempre stati e forse resteranno sempre una delle mie band preferite, non potevo assolutamente mancare!

I Galileo si presentano sul palco con due vocalist, maschile e femminile, e si comincia subito con One Vision, si capisce subito che a livello strumentale la band è molto brava e le canzoni sono suonate veramente molto bene e molto fedeli all’originale.
Presto si capisce subito il motivo della scelta di due cantanti, mentre infatti a lui sono riservate le parti di cantato più basse, lei spinge la sua ugola là ove solo un cantante straordinario come Freddie Mercury poteva arrivare.
Dopo One Vision tocca a We Will Rock You, una delle canzoni più coinvolgenti in sede live del gruppo inglese che anche questa volta fa centro riuscendo a coinvolgere subito anche coloro che ancora non si erano fatti prendere dall’esibizione del gruppo. Veramente pochi aggiungerei perchè tutti gli intervenuti erano lì al solo scopo di ascoltare e cantare a squarciagola le canzoni dei Queen.
E’ poi la volta in rapida sequenza di I Want to Break Free, Under Pressure, Don’t Stop Me Now, Radio Ga Ga.
Insomma, in poco tempo è chiaro a tutti che la scaletta seguita questa sera dai Galileo è un lungo excursus avanti e indietro nel tempo che propone solo i grandi classici della band, quasi avessero saccheggiato a piene mani dagli strepitosi Greatest Hits I e II.
Si continua con The Miracle, Breakthru, Tie Your Mother Down, Seven Seas of Rhye, A Kind of Magic, Another One Bites the Dust e Hammer to Fall, tutti brani storici della band inglese, ma non potevano mancare anche un paio di brani veramente splendidi tratti dall’ultimo album della band. Quel Made in Heaven pubblicato dopo la morte di Freddie Mercury che, anche se da molti è stato considerato solo una operazione commerciale, secondo me contiene alcune canzoni veramente pregevoli, io avrei desiderato che suonassero Let Me Live, ma i Galileo hanno invece per optato per Heaven for Everyone.
Tocca poi a Crazy Little Thing Called Love, I Want it All, Headlong e una canzone che non poteva mancare come Who Wants to Live Forever, che è stata cantata dalla vocalist dimostrando in particolare in questa occasione, ma anche durante il resto dell’esibizione, di essere veramente brava e tecnicamente preparata.
A gran voce è stata richiesta dal pubblico Bohemian Rhapsody, una canzone che però non era stata messa in scaletta dai Galileo anche e soprattutto a causa dei passaggi di cantato d’opera che ci sono a metà del brano e che ben pochi sarebbero in grado di cantare. L’atmosfera che però si crea sempre tra il gruppo e il pubblico in un locale come il Sitting Bull è di quelle paragonabili solo a quando suoni davanti ai tuoi amici e allora ti puoi anche permettere di ridere e scherzare. E’ per questo che nonostante tutto i Galileo hanno provato a suonare questo brano così difficile senza preoccuparsi eventualmente di fare degli errori.
Infine Friends Will Be Friends, The Show Must Go On e ovviamente l’immancabile We Are the Champions hanno chiuso la serata. I Galileo hanno suonato bene e soprattutto la cantante del gruppo ha dimostrato di avere una voce molto interessante, ma quello che è più importante è stato il clima amichevole che si è riusciti a creare tra il pubblico e la band.

Alex “Engash-Krul” Calvi