Report Heavy Metal Nights del 20-06-03 Merendine Atomiche
Signore e signori, questa sera al Sitting Bull una band di caratura mondiale, una band che ha collaborato con gli Anthrax e che ha in programma prossimamente un lungo tour negli Stati Uniti, una band che ha avuto l’onore di essere annoverata tra le maggiori band di thrash metal della terra.
Signore e signori, le Merendine Atomiche!
Da un passato come cover band dei Metallica, i nostri sfornano i primi due pezzi per farci capire cosa sono capaci di fare e propongono due versioni devastanti e distruttive di Leper Messiah e Desposable Heroes della band statunitense.
A livello di esecuzione le Merendine Atomiche suonano così bene che si potrebbero scambiare per gli originali, con la sola differenza che probabilmente loro più distruttivi e violenti degli originali. Dopo questa piccola parentesi atta a scaldare gli animi, comincia lo show vero e proprio con i brani originali della band. Si parte con Walk Across Fire, subito seguito da Mental Agony e Game Over.
La band suona veramente bene, non ci sono errori e sbavature, il pubblico scaldato dalle due cover che ovviamente tutti conoscevano si lascia trascinare dall’esecuzione e in breve tempo il Sitting Bull sembra trasformato in un piccolo tempio del thrash metal.
Ma lo spettacolo va avanti e le Merendine Atomiche proseguono con The Cheat of the Cross, The Spirit of Wolf, Revenge, Blood for Glory e Total Darkness. Pezzi veramente eccezionali che tengono il pubblico con le orecchie tese per non perdersi neanche una sola nota.
E’ la volta della titletrack del loro primo disco, cioè Holy Metal, subito seguita da Victory Over the Enemies. Tutte le canzoni delle Merendine Atomiche sono brani molto lunghi e molto variegati, intrisi di puro thrash e al tempo stesso che paiono contenere al proprio interno influenze di stili molti vari tra loro. Dopo un concerto superbo, è giunta l’ora dei saluti e la band decide di chiudere con il botto con una cover di Battery che pare andare alla velocità della luce, la batteria pare sul punto di andare in mille pezzi mentre il batterista non lesina le forze eseguendola secome meglio di quanto lo stesso Ulrich abbia mai fatto. E’ proprio il caso di dire una chiusura con il botto e infatti nessuno degli intervenuti al concerto sembra per niente deluso da questa esibizione, attorno a me vedo solo facce contente ed esaltate dalla musica delle Merendine Atomiche.
Sicuramente un concerto sopra la media e una band ospite dal sicuro avvenire, un onore per me averli potuti ascoltare, spero solo di poter ripetere l’esperienza in breve tempo.
Alex “Engash-Krul” Calvi