Report Heavy Metal Nights del 25-10-03 Endless Pain e Necroart

Di Alessandro Calvi - 15 Novembre 2003 - 16:20
Report Heavy Metal Nights del 25-10-03 Endless Pain e Necroart

Violenza e devastazione sono le parole chiave per questa serata al Sitting Bull che vedono esibirsi due band ormai conosciutissime del panorama underground italiano come gli Endless Pain e i Necroart, due gruppi che sicuramente non hanno bisogno di presentazioni.

 Tocca agli Endless Pain aprire lo spettacolo e lo fanno con Nightmare, seguita subito dopo da Don’t Touch the Child e Browning Automatic Rifle. Una sola cover per la band bresciana questa sera e cioè Pleasure to Kill dei Kreator, gli Endless Pain infatti per il loro spettacolo puntano principalmente sul proprio repertorio di canzoni ormai conosciuto da chi li segue sempre i sede live e sul presentare i brani contenuti nel loro ultimo demo recentemente recensito anche qui su TrueMetal.it.
Ovviamente l’esibizione degli Endless Pain non è ancora finita e difatti tocca ancora a Sentenced of Hate, Horrible Pleasure, Church in Flames e Total Desaster, infine Angel of Apocalypse chiude la prova live della band bresciana.
A sostituire sul palco gli Endless Pain salgono i Necroart, vecchia conoscenza della provincia di Pavia e una delle band con il maggior seguito di tutta la zona, seguito a mio avviso peraltro meritato grazie alle loro capacità e alla validità delle loro canzoni. Piuttosto recentemente inoltre sono stati costretti dalla defezione del loro vecchio batterista a un cambio di line-up, dopo un brevissimo periodo di assestamento ora i Necrart hanno trovato un nuovo equilibrio. Devo dire che il nuovo elemento ha apportato un notevole innalzamento nel livello di potenza del gruppo e soprattutto in virtù della sua giovanissima età è sicuramente un ragazzo da tenere d’occhio.
Ma passiamo a parlare delle canzoni, come opener del concerto questa volta è toccato a The Crimson Minority, un brano nuovo, non compreso in nessuno dei due demo finora realizzati dalla band, ma che già da qualche tempo il gruppo esegue in sede live.
Subito dopo è la volta di un salto indietro nel tempo con uno dei cavalli di battaglia della band e forse anche la canzone più vecchia del loro repertorio, quella Vaginal Mephisto che tutti i presenti ormai conosco a memoria ma che ovviamente nessuno si stanca mai di ascoltare.
Tocca poi a Mutilated e Lullabye che fanno spazio alla prima delle due cover in programma e cioè Deathcrush dei mitici Mayhem. Si continua poi ad andare avanti e indietro nella produzione della band con Dead Roses Parade, titletrack del loro secondo demo e Where Your God Dies, Suicidal Karma, One Night ‘Till the End e Black Bleeding Light.
Infine, immancabile a chiudere il loro concerto, attacca Raining Blood dei grandissimi Slayer, sempre più violenta, tirata e potente ogni volta che la eseguono.
In conclusione una serata all’insegna del metal più violento e aggressivo con due band che sono ormai una sicurezza nel circuito dell’underground, chi non è potuto venire mi spiace per lui ma si è perso un gran bello spettacolo.

Alex “Engash-Krul” Calvi