Report Heavy Metal Nights del 30-04-03 Rain e Listeria
Serata eccezionale al Sitting Bull che settimana dopo settimana ospita uno dopo l’altro i nomi più importanti della scena metal italiana, questa volta tocca a niente di meno che ai Rain, mitico gruppo della zona di Bologna attivo ormai da tanti anni.
Protagonisti della serata però non sono solo loro, ma sono accompagnati dai Listeria da Parma, gruppo di solido thrash chiamato in particolare a causa dell’assenza del cantante di ruolo dei Rain e sostituito da un loro amico.
Ad aprire sono proprio i Rain con uno spettacolo purtroppo più corto del normale a causa proprio del cantante sostitutivo, e si comincia con Headsheaker. La musica dei Rain, per i pochi che non dovessero conoscere questo gruppo storico, è un metal classicissimo che potrebbe a qualcuno ricordare un po’ i primi Iron e qualcosa del thrash degli anni ’80.
Subito a seguire tocca a Only for the Rain Crew, dietro al microfono si alternano il cantante, purtroppo non sempre convincente a causa anche del fatto che per seguire i testi era costretto a leggerli su degli appositi fogli che si era portato dietro, e il chitarrista, ovviamente un po’ fuori luogo nella doppia veste di musicista e cantante, ma in generale più convincente del cantante vero e proprio.
A seguire i Rain eseguono Heavy Metal e Network, tocca poi a Symphony of Destruction dei Megadeth in cui finalmente il cantante si mostra un po’ più adatto al suo ruolo, aiutato anche dal tipo di canzone e dal cantato richiesto che meglio si adattava al suo stile vocale. Poi ancora Odissey, The Last Race, Breaking the Law dei Judas Priest, Born to Kill, Highway to Hell degli AC/DC e per finire Yellow Putrefaction.
Dopo i Rain tocca ai Listeria che cominciano subito forte presentando una serie di pezzi propri cominciando con Rock is my DJ e continuando con Delight, Delivering the Good, Action, Swim in the Mud, I Don’t Believe, No Class, Clown’s Faces, Shadow, Domination e Little Star. Le cover vengono riservate al finale in cui propongono Jhonny Be Good, Ace of Spades dei Motorhead e Iron Maiden degli Iron Maiden.
In generale probabilmente i Listeria hanno offerto uno spettacolo migliore anche perchè il gruppo era completo, i Rain appunto sono rimasti un po’ penalizzati dall’assenza del loro cantante di ruolo ma è stata comunque un’emozione poter vedere dal vivo una band storica come la loro.
Alex “Engash-Krul” Calvi