Report Pino Scotto e Marshall – Target Club di Bari 28/03/08
La settimana appena trascorsa lascerà un segno indelebile sulla città di Bari. Un’onda anomala e carica di adrenalina si è abbattuta su di noi, ovviamente non parlo di uno Tsunami ma ben sì del gran concerto che si è tenuto al Target Club dell’uomo che meglio rappresenta l’heavy metal italiano, signore e signori, parlo di Mr. Pino Scotto.
Apertura cancelli ore 21.30, ma la coda di gente che attendeva fuori era lì da un’oretta abbondante. Tutti pazzi per il loro beniamino.ù
La musica incessante nell’androne del Target Club (selezionata accuratamente dal Dj Set) riscaldava l’ambiente.
Open Act i Marshall da Napoli; band di tutto rispetto e ormai veterana dell’ambiente metal italiano. I Masrhall propongono un heavy-prog classico con brani ben strutturati, forse a volte un pò troppo lunghi. Il numeroso pubblico assiste compiaciuto alla loro performance che riscuote un discreto successo, suscitando il meritato consenso.
Terminato lo show dei Marshall, il pubblico attende con ansia il grande Pino Scotto. Dieci minuti di cambio stage e fari puntati sul palco, eccolo è lui, Mr. Pino Scotto, la leggenda del metal italiano finalmente qui a Bari accolto da un inverosimile boato del pubblico presente… avevano proprio sete di Rock n’ Roll questi metalheads Pugliesi!
Fighter il brano di apertura ed è subito headbanging, tempo scandito da un battito di mani incessante; apertuta col botto. Seguono On Fire e Street Of Danger, il pubblico letteralmente in delirio. Come suo solito il buon vecchio Pino concede un monologo, dove evidenzia tratti del suo pensiero sputato e urlato con la rabbia di un uomo deluso dallo status della società attuale; se la prende con la Tatangelo e con la musica di Laura Pausini. Urla di un uomo che ha vissuto e vive il rock nel vero senso della parola.
Il concerto prosegue con la bellissima Third Moon e prosegue con brani del calibro di Spaces And Sleeping Stone, Come Noi e Il Grido Disperato Di Mille Band. Inutile citare lo stato emotivo del pubblico che in queste occasioni è sempre molto molto caldo.
Arriva l’ora di un brano che tratta tematiche delicate, parlo di Silent Heroes, pezzo decidato e scritto in onore dei due giudici antimafia Falcone e Borsellino, davvero molto apprezzata.
Il buon vecchio Pino facendosi carico di trent’anni di vasta esperienza sugli stage di tutta Europa, chiude il concerto con una gran cover dei Rainbow, l’eccezionale Long Live Rock’N’Roll.
Incessanti applausi accompagnano Pino Scotto e la sua band via dal palco, che si apprestano a tornare nei camerini sorseggiando del buon Jack.
Serata davvero indimenticabile e organizzata nel migliore dei modi, un doveroso grazie a Luigi Pisanello della Vivomanagement e a suoi collaboratori.
Michele Di Bari