Saxon tour: live report 18/12/2003, Zingonia (BG)
A cura di Stefano Ricetti.
Foto di AlexTheProgman.
Cuore dell’Inghilterra , Dicembre 1983 , locale di medie dimensioni nello Yorkshire , freddo pungente , nebbiolina persistente , orde di giubbotti neri che silenziosamente emergono dalla brughiera circostante… questo e’ stato lo scenario che offriva il MOTION di Zingonia , Dicembre 2003 , cuore della Lombardia , concerto del gruppo inglese proveniente dallo Yorkshire: SAXON.
Sinceramente Giovedì 18 mi e’ sembrato di tornare indietro di vent’anni per merito del locale, dell’atmosfera, del numero innumerevole di facce che non vedevo piu’ a un concerto heavy metal da una vita, dall’affluenza veramente consistente da parte di metalheadz provenienti da tutta Italia per l’unico appuntamento nel Belpaese dei guerrieri sassoni. Dopo questo onirico preludio, passiamo alla cronaca del concerto vero e proprio.
A scaldare l’ambiente ci pensa il gruppo dell’ex cantante dei SAVATAGE ZACHARY STEVENS ovvero i CIRCLE II CIRCLE che offrono uno spettacolo gradito ai piu’ proponendo pezzi dal loro finora unico album WATCHING IN SILENCE. Il culmine della loro esibizione si e’ avuto quando il buon ZACH ha sciorinato una eccellente versione di uno dei pezzi a me preferiti dei SAVATAGE , cioe’ l’irresistibile EDGE OF THORNS dove , tra l’altro , ha beneficiato dell’headbanging del bassista dei SAXON NIBBS CARTER che , casualmente al mio fianco mischiato tra la folla, ha inneggiato ai CIRCLE II CIRCLE come un teenager al suo primo concerto. Se mai ce ne fosse stato bisogno questa e’ l’ulteriore conferma dell’umilta’ che da sempre contraddistingue i componenti dei SAXON che nonostante saranno headliner al possimo WACKEN 2004 hanno mantenuto sempre intatto il contatto con i fans ed i piedi ben piantati in terra al contrario di altri acts nati piu’ o meno nello stesso periodo in Inghilterra che arrivano ai concerti in elicottero… (ogni riferimento non e’ casuale !!! ).
Scusate la digressione ma mi sembrava giusto sottolineare la presenza di NIBBS fra noi comuni mortali.
Dei CIRCLE II CIRCLE oltre a ZACH ovviamente mi ha colpito la presenza on stage del bassista… sicuramente un personaggio almeno per come lo intendo io: un colosso di 140 chili con baffi biondicci alla mongola dall’aria simpatica che non passa certo inosservato.
Dopo di loro e’ la volta del del gruppo di DORO che delizia la platea con la consueta simpatia e pezzi che variano dal suo illustre passato nei WARLOCK ( HELLBOUND , TRUE AS STEEL , BURNING THE WITCHES , OUT OF CONTROL , EAST MEETS WEST ) al suo ultimo album FIGHT ( il pezzo FIGHT appunto ). Gli highlight della sua esibizione sono stati le “warlockiane” ALL WE ARE e la ballad FUR IMMER , a mio parere uno dei pezzi piu’ belli mai interpretati dalla cantante germanica.
Il locale intanto si e’ riempito ed il colpo d’occhio che si presenta e’ qualcosa di spettacolare: vecchi metallari invasati come il sottoscritto bardati di pezze in perfetto eighties-style mischiati a giovani leve con magliette dei gruppi che vanno per la maggiore oggi in ambito power/classic. Per i SAXON mi sono concesso un posto in seconda fila , proprio a ridosso dello zoccolo duro delle transenne, sfidando le bordate del pogo che sarebbero venute di li’ a poco. Le luci , gia’ di per se’ molto basse di loro, calano ulteriormente ed i SAXON irrompono sulle assi del MOTION attaccando con uno dei pezzi piu’ violenti e veloci della loro storia : la colata d’acciaio HEAVY METAL THUNDER. Questi signori hanno veramente un coraggio fuori di misura… come si fa ad iniziare un concerto a freddo con una bordata del genere quando BIFF compira’ 53 anni il prossimo Gennaio? Mi viene da pensare che i SAXON siano effettivamente merce rara oggi come oggi.
Inutile dire che il coinvolgimento del pubblico e’ alle stelle e i guerrieri inglesi non si fanno pregare ed incalzano la folla con legnate come DOGS OF WAR , PRINCESS OF THE NIGHT , ROCK THE NATIONS. A sorpresa poi suonano BACKS TO THE WALL dal loro primo album del 1979 anche se egoisticamente avrei preferito avessero fatto STALLIONS OF THE HIGHWAY come nel concerto di qualche settimana prima a Lione in Francia. Tra un pezzo e l’altro BIFF ricorda che saranno headliner a WACKEN in Agosto 2004 e che il prossimo loro massive tour europeo tocchera’ l’Italia come negli anni ’80 quindi con 4 o 5 concerti in tutta la penisola. Ricordo infatti che in quel periodo i SAXON furono tra i primissimi a suonare anche al Centro e al Sud. E’ poi la volta di STRONG ARM OF THE LAW dove secondo me si accende il pogo piu’ furioso dell’intera serata e nelle prime file e’ caos assoluto. Altro brano inusuale e’REQUIEM WE WILL REMEMBER che concede una tregua alle nostre orecchie martoriate. Purtroppo poi i Nostri eseguono la superflua CUT OUT THE DISEASE (a mio personalissimo parere) della quale sinceramente avrei fatto volentieri a meno. Seguono AND THE BANDS PLAYED ON , BROKEN HEROES , COURT OF THE CRIMSON KING e CONQUISTADOR con correlato pregevolissimo drum solo di FRITZ RANDOW. Altre due perle ci vengono propinate : il capolavoro per violenza e velocita’ MOTORCYCLE MAN e la piu’ atmosferica CRUSADER. Dopo questi due gioielli le mie orecchie stentano a crederci : l’attacco del brano successivo non e’ di matrice SAXON… e’ di matrice JUDAS PRIEST!
DORO salta sul palco a fianco di BIFF e per la prima volta in Italia e forse nella loro intera carriera i SAXON interpretano , come avevano fatto sul disco tributo anni fa YOU’VE GOT ANOTHER THING COMIN’. E’ delirio assoluto , a mio parere uno dei piu’ bei momenti del concerto. Biff scherzosamente dice “ITALIA NUMERO UNO” e il gig riprende dopo una breve pausa con 20,000 FT , DENIM AND LEATHER e l’inno WHEELS OF STEEL. I SAXON salutano e di solito il concerto finisce qui ma non in questo caso. BIFF , entusiasta per la risposta dell’audience italiana durante tutto lo show , concede un pezzo a sorpresa per premiare il pubblico tricolore : 747 STRANGERS IN THE NIGHT !. Anche in questa occasione mi risulta che mai un loro concerto si sia chiuso con quel brano ma tant’e’. Il gruppo inglese si gode gli osanna dei presenti e calorosamente saluta. Personalmente e’ la decima volta che li vedo dal vivo e , vuoi per l’atmosfera , vuoi per la quantita’ di pezzi suonati , questo loro show e’ accostabile per furia ed intensita’ a quelli incendiari dei primi anni ’80. Chi c’era , come sempre , ha avuto ragione e non dimentichera’ tanto facilmente questa nottata. L’unico appunto che mi sento di muovere riguarda il suono ; veramente troppo alto ! Testimoni sono le mie orecchie che per due giorni non hanno smesso di fischiare… Un’altra notte di vero metallo da incorniciare!
Stefano “Steven Fuckin’ Rich” Ricetti.