Truemetal Festival Live Report – Icy Steel
Gli Dei del Metallo chiamano ora all’appello i sardi Icy Steel, che si presentano sul palco debitamente nerovestiti, con stivali e borchie d’ordinanza e piglio grintoso.
La line up è formata da:
– Stefano Galeano (chitarra e voce)
– Pietro Bianco (chitarra e voce)
– Carlo Serra (basso)
– Flavio Fancellu (batteria)
L’attacco è in grande stile, con la cavalcata molto spinta Pandemonic Ride (dal primo disco, l’omonimo Icy Steel). Per molti metaller la band è una sorpresa, nel senso che raramente il combo sassarese ha avuto l’opportunità di performare “in continente”; tuttavia, i kids manifestano fin dalla prima canzone un coinvolgimento e un calore che impressiona piacevolmente gli stessi musicisti. Si continua con Astrologic Centuries (dal terzo e ultimo album, Kronothor), una song dallo stile “prog” molto variegata, con la parte centrale acustica di grande effetto. A seguire: la cadenzata Mj Ollnir, tratta dal secondo lavoro degli Icy Steel (As the Gods command), di stampo epico (peraltro in linea con il titolo) e assai trascinante. Il frontman appare piuttosto meravigliato per il calore e l’accoglienza palesata dalla platea e presenta l’incalzante The war within, una traccia del terzo disco. Il tiro non accenna a diminuire con la successiva Fire and Flames, canzone inedita e veramente tosta. Si chiude all’insegna del puro Heavy Metal (è per questo che siamo tutti qui, no?), e Follow the flag (da Kronothor) incarna al meglio lo spirito della band, che davvero ha costituito una piacevole sorpresa per molti dei presenti. La speranza è di rivedere presto gli isolani calcare le assi “continentali”.