All Shall Perish: le azioni di Phil Anselmo sono una macchia sull’eredità dei Pantera
Dopo la risposta di Rob Flynn al gesto razzista di Phil Anselmo al concerto in tributo a Dimebag Darrell arriva ora una lunga dichiarazione a riguardo dei Californiani All Shall Perish.
Per noi i Pantera sono la più grande band metal di tutti i tempi, ma non bisogna mai aver paura di andare contro ai propri eroi.
Vedere le azioni di Phil e le sue codarde giustificazioni è non solo disgustoso e inscusabile, ma antitetico al punk, al metal, all’ethos underground a cui aderiamo.Nessuna divinità, nessun padrone e sicuramente nessuna razza dominante.
Qualsiasi giustificazione o lamento di “razzismo al contrario”, di doppi standard, di polizia di internet o in generale lamentele di bianchi (N.D.R. “white whine è ustilizzato in USA per indicare lamentele fatte da bianchi privilegiati in forza dei loro privilegi) è solo profondamente ignorante della storia, degli effetti sistematici e dell’impatto a lungo termine del razzismo di stato.
Parlate con i vostri amici neri, se ne avete, e provate ad avere più prospettiva.Non c’è mai stata, ne mai ci sarà, una vera incarnazione del “razzismo al contrario” finché non ci saranno bianchi impiccati in massa, venduti e torturati, definiti dalla costituzione come tre quinti di un uomo, allontanati dalle pubbliche istituzioni e segregati a forza dalla società.
[…] Il razzismo e le sue istituzioni sono una macchia sulla cultura Americana; allo stesso modo le azioni di Phil sono una macchia sull’eredità dei Pantera, sulla memoria di Dime e sulla comunità metal intera.