Recensione: Φnx
Gli Hurricane On Saturn sono italiani e nascono nel 2019. Li abbiamo trovati una band davvero interessante, con un attitudine anarchica, sia negli intenti (andate sul loro sito a vedere…), sia nel modo di comporre e, a dirvela tutta, per tal motivo sono davvero apprezzabili in quanto ci sentiamo di certificare una cerca coerenza non molto comune oggigiorno. Il loro modo di esprimersi in musica è assai eterogeneo e senza schemi. L’uso che fanno dell’elettronica è magistrale. La usano per legare vari stili espressivi: da quello più feroce, di chiara matrice EDM, all’hip-hop passando attraverso metal, il rap e martellando in pieno stile hardcore bello carico di groove. Ed il fatto che sia presente anche una notevole cura dei suoni dimostra la volontà di raccontarsi senza veli o filtri che non siano questi finalizzati ad esprimere il loro credo musicale. E sebbene il cantato sia in clean, qui c’azzecca alla grande.
Insomma possiamo affermare che “Φnx” non è un album immediato, ma arriva dritto senza particolari blocchi data la componente melodica sempre presente e ben distinguibile brano dopo brano. È un disco di personalità (piaccia o non piaccia è soggettivo, come sempre), dotato di buoni spunti, ma che potrebbe trovare poca comprensione da parte di chi non è avezzo all’elettronica, ma forse pure da parte di chi lo è in quanto, qui, a livello di sperimentazione, ne abbiamo da vendere! Canzone top del disco: ‘Solo Sangue‘.
In definitiva, suggeriamo di dargli un ascolto. Ne sono quasi certo, un disco così o si ama, o si odia (e forse la band apprezzerà più quest’ultima emozione nei propri confronti, piuttosto che la prima…). Io non mi esprimo sul fatto che sia o no bello, ma posso sicuramente garantire che ci sta tanta carne al fuoco. Mal che vada, statene certi, entrerete in contatto con qualcosa di speciale in grado di farveli ricordare se non altro per la spiccata originalità.