Recensione: 2
L’estate si avvicina, il clima si fa finalmente più caldo ed inizia ad affiorare il desiderio di vacanze e spensieratezza.
Quale migliore colonna sonora per questo stato d’animo di un piacevole disco di ottimo AOR dalle tinte solari ed edulcorate?
Giunge perfettamente a questo proposito il secondo capitolo del progetto Vertigo, patrocinato dall’ex frontman dei Toto Joseph Williams, come sempre alle prese con brani dal sapore tanto retrò e “vintage” quanto affascinanti e ricchi di positività.
Ben inquadrabile nella scia del suo predecessore, datato 2003, il nuovo cd intitolato semplicemente “2” riprende come d’abitudine i toni frequentati dal singer statunitense, del tutto affini al suo periodo di militanza nei Toto (epoca “Fahrenheit” e “The Seventh One”) e quindi profondamente radicati nel genere AOR più classico, melodico e di facile ascolto.
Il cd si compone di dieci tracce per una durata complessiva inferiore ai quaranta minuti (in effetti un po’ pochini).
Il consueto track by track ci offre dunque una partenza affidata ad una coppia di brani dal profilo classico e del tutto rispettosi dei canoni del genere: “In The Blink Of An Eye” e “All For You” infatti, sono dotati di una struttura semplice, accattivante e sorniona, con tipico ritornello iper melodico di sicuro impatto; le successive “Hold Me”, “Part Of Me” e “Holy” risultano invece pervase da atmosfere meno urgenti, sempre però dal taglio elegante e votate alla causa della classe e raffinatezza.
I Toto emergono con particolare evidenza in “I Wanna Live Forever”, ottimo uptempo che si segnala per la presenza di Jason Scheff dei Chicago ai cori; spazio poi all’immancabile e zuccherosissimo lento di turno dal titolo “Save It All Alone”, settima traccia in scaletta dal tipico incedere romantico e passionale.
La parte conclusiva del cd è riservata infine al trio “Picking Up The Pieces”, buon pezzo in linea con il valore delle restanti canzoni, “Together (Good By So Long)”, probabilmente l’episodio migliore del lotto, e “There’s a Reason”, brano dotato di un testo estremamente positivo ed ottimista che chiude il lavoro in modo soffuso e delicato.
Avvalendosi della preziosa collaborazione di seri professionisti come Fabrizio Grossi (Starbreaker, Danny Vaughn, House Of Lords) al basso, Alex Masi alla chitarra e Virgil Donati alla batteria, l’obiettivo di allietare i propri fans con una manciata di AOR tunes ben confezionati e dalla buona resa è quindi ancora una volta brillantemente colto; segnalando purtroppo il principale motivo di disappunto, che risiede in una produzione alquanto deficitaria (bassi troppo enfatizzati, suoni mai sufficientemente cristallini come invece il manuale del rock melodico imporrebbe rigorosamente), è pertanto da sottolineare la validità di un prodotto che senza grossi punti interrogativi allieta e scorre amabilmente nella sua interezza.
Per gli amanti di questo tipo di sonorità un album che potrebbe rivelarsi interessante sebbene, secondo il mio personale punto di vista, lievemente meno efficace del suo predecessore; peccato per la qualità dei suoni e per la scarsissima durata del disco (è pur vero che “un bel gioco dura poco”, ma soli 39 minuti di musica sono in effetti un piatto un po’ misero), aspetti che limitano un giudizio di massima comunque favorevole ed ampiamente positivo.
Tracklist:
01. In The Blink Of An Eye
02. All For You
03. Hold Me
04. Part Of Me
05. Holy
06. I Wanna Live Forever
07. Save It All Alone
08. Picking Up The Pieces
09. Together (Good Bye So Long)
10. There’s A Reason
Line Up:
Joseph Williams – Voce
Alex Masi – Chitarra
Fabrizio Grossi – Basso
Virgil Donati – Batteria