Recensione: 30 Years Live Anniversary

Di Manuel Gregorin - 4 Gennaio 2022 - 0:00
30 Years Live Anniversary
Band: Gamma Ray
Etichetta: earMUSIC
Genere: Power 
Anno: 2021
Nazione:
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79

30 Years Live Anniversary. Ed anche per i Gamma Ray arriva il momento delle celebrazioni, in questo caso quella dei trent’ anni di carriera, più o meno quanti ne sono passati da quando Kai Hansen lasciò gli Helloween al loro apice artistico a causa dei dissidi con gli altri membri della band per lanciarsi in questa sua avventura personale. Una scelta che all’epoca poteva rappresentare un po’ un salto nel buio quella di lasciare un gruppo sulla cresta dell’onda per ripartire da zero. Tuttavia la sorte è stata benevola con il chitarrista teutonico che grazie a determinazione, caparbietà e soprattutto canzoni efficaci è riuscito a far decollare questo suo progetto facendolo diventare a sua volta  uno dei pilastri della musica metal con tutte le carte in regola per giocarsi lo scettro con i suoi ex compagni degli Helloween. E così eccoci qua a celebrare la band con questa nuova  uscita contenente con un doppio cd e un dvd nel quale viene riproposto il concerto tenuto  dalla compagine tedesca il 27 agosto di quest’anno a Dusseldorf, un’evento che a causa dell’emergenza covid si è svolto in assenza di pubblico, con gli spettatori in collegamento web on demand.
Qualcuno a questo punto potrebbe domandarsi “ma ha senso la pubblicazione di un ennesimo live dei Gamma Ray?”. Effettivamente nella discografia della band i live album non mancano (ben sette contando quest’ultimo) quindi che motivo ci sarebbe per avvicinarsi a questa nuova fatica on stage della formazione amburghese? C’è da dire d’altro canto che elementi di interesse in quest’opera non mancano: il primo è, come già spiegato, la necessità di celebrare i 30 anni di carriera, poi l’occasione per poter sentire la prima prova su disco del nuovo cantante Frank Beck, che dal 2016 accompagna i Gamma Ray in tour affiancando Hansen nelle parti vocali; non da meno c’è il ritorno in pompa magna, seppur come ospite, del primo cantante Ralf “Mr Primal Fear” Scheepers; poi  una scaletta che, a parere di chi scrive,  pare abbastanza stuzzicante e ultimo il contesto inedito del concerto senza pubblico. E proprio per ovviare a questo inconveniente la band, tramite le sue pagine social, ha invitato i fans collegati da casa ad inviare registrazioni di grida, applausi e “coretti” che solitamente accompagnano i concerti dal vivo per poi inserirli in questo live durante la fase di mixaggio. Insomma, di carne al fuoco ce n’è abbastanza, quindi possiamo inoltrarci nell’ascolto o visione, a seconda se ascoltiate il cd o guardiate il dvd.

Si inizia con l’intro Induction a cui fa seguito Dethrone Tyranny dove la band parte in quarta dimostrando (se mai ce ne fosse ancora bisogno) il suo grande stato di forma, a cui fa seguito New World Order, un inizio dove Hansen e soci puntano i riflettori sul disco del 2001, un lavoro che reputo essere stato un po’ sottovalutato all’epoca della pubblicazione. Una cosa che salta all’occhio fin da subito è come il nuovo entrato Beck abbia ancora un ruolo secondario in quanto Hansen non ha abbandonato il microfono, ma semplicemente si avvale del nuovo acquisto come supporto nelle parti più alte o come seconda voce.
Dopo i doverosi saluti al pubblico da casa si procede con Avalon, l’epica e maestosa opening track dell’ultimo lavoro in studio Empire of the Undead, ormai risalente al 2014. L’esecuzione del pezzo è magistrale e nonostante la sede live non perde pathos ed atmosfera mistica, nella seconda parte della canzone inoltre si fa finalmente notare un po’ di più la voce di Frank Beck. I Gamma Ray si confermano una macchina da guerra ben rodata in sede live con gli axe man Hansen ed Henjo Richter a sfoderare riff ed assoli infuocati  coadiuvati dalle precise note di basso di Dirk Schlächter. Sicuramente uno dei punti di forza della band oltre alle qualità tecniche dei musicisti è la stabilità della formazione con Schlächter e Richter che accompagnano Kai da oltre vent’anni (addirittura trenta nel caso di Schlächter). Caratteristica questa che certamente negli anni ha consolidato le fondamenta dei Gamma Ray. Non da meno il nuovo arrivato (nuovo si fa per dire essendo entrato ormai in forza dal 2013) Michael Ehré alla batteria che si è ben inserito negli ingranaggi del combo germanico.
Il live procede con Master Of  Confusion, Rebellion In Dreamland, Empathy e Land of the Free che si susseguono a ripercorrere la storia della band in un contesto che nonostante la buona prova dei musicisti on stage, alla lunga risulta un po’ freddo a causa della mancanza di pubblico e nemmeno le registrazioni dei fans da casa purtroppo non riescono a colmare del tutto questo senso di “stanza vuota”. Una pecca di certo imputabile alla situazione sanitaria mondiale e non ad Hansen e company che sul palco ci danno dentro con la tipica perfezione tedesca coadiuvata da buoni giochi di luci e le raffigurazioni delle copertine dei vari album ad alternarsi dietro la batteria (Iron Maiden docet) per dare il più possibile l’impressione di un live reale.
Giungiamo così alla fine del primo cd (o metà del concerto se guardate il dvd) dove ci si tuffa a capofitto nei primissimi anni della carriera dei Gamma Ray impreziositi dall’intervento sul palco di Ralf Scheepers, ed anche se fisicamente non presenti in sala, l’accoglienza dei fans si fa sentire davvero calorosa per quanto possibile. E subito si parte con Lust For Life, con una prestazione eccezionale di  Ralf come se per lui il tempo non fosse mai passato, in particolare sulla ballad The Silence proposta in maniera impeccabile. A tal proposito vorrei fare un appunto sul fatto che nonostante la grande stima il metallaro medio nutra per zio Kai appare innegabile, specie su quest’ultima canzone, che nel confronto fra i due Scheepers vince a mani basse. Sarebbe quindi  interessante, nei futuri live dei Gamma Ray, sentire The Silence interpretata da Frank Beck, che per quanto sia a questo punto del live eclissato dalla presenza di Scheepers, ogni tanto riappare fornendo comunque delle prestazioni convincenti.
Si giunge al momento delle canzoni chilometriche prima con Armageddon, sul finale della quale trova spazio un intermezzo di tastiere di Corvin Bahn, l’altro special guest della serata,  poi Heading For Tomorrow con l’immancabile ritorno di Ralf Scheepers sul palco dove si trattiene anche per la conclusiva Send Me A Sign.

Si chiude così questo live album, un lavoro sicuramente di qualità, suonato ed eseguito con esperienza e maestria da una band che sicuramente non deve più dimostrare niente a nessuno, ma riconferma le sue ottime capacità in sede live. Una scaletta che ripercorre i trent’anni di carriera, forse ci si sarebbe aspettati qualche brano in più, ma che riesce comunque a celebrare nella giusta maniera il pluridecennale anniversario della corazzata tedesca. Come già detto in precedenza la discografia dei Gamma Ray è già ben fornita di dischi dal vivo e comunque su questo platter un po’ pesa  l’assenza fisica del pubblico, che pur non essendo di certo causa della squadra  del “raggio gamma”, fa un po’ mancare quel calore e quel feeling tipico dei concerti dal vivo. Detto questo resta comunque un prodotto interessante su cui ci si può fare un pensierino.

Concludendo questo live album conferma l’ottimo stato di salute della storica formazione teutonica. Molto probabilmente quando l’emergenza Covid terminerà, Kai Hansen sarà impegnato con il tour della super reunion degli Helloween e quindi i Gamma Ray dovranno restare nella naftalina ancora per un po’. L’importante è che la band ci sia ancora, che sia in ottima forma e sempre pronta a tornare per bombardare ancora i nostri padiglioni auricolari. Per il momento AUGURI GAMMA RAY, altri trenta di questi anni!

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