Recensione: 4-Way Diablo
Dopo aver sfornato dischi che possono essere considerati come delle vere e proprie pietre miliari dello stoner rock, seguiti da un silenzio durato ben tre anni dovuto sopratutto ai problemi di droga del frontman Dave Wyndorf, ritornano sul mercato i Monster Magnet con 4-Way Diablo, un disco che, come ha dichiarato lo stesso singer americano, è il lavoro meno pianificato e sicuramente il più spontaneo di una carriera giunta ormai alle porte del suo ventennale.
Il sound racchiuso all’interno di 4-Way Diablo prosegue in qualche modo sulla scia lasciata dal precedente Monolithic Baby! con una buona dose di episodi abbastanza isolati che ritornano a quella che era la proposta musicale delle origini. Tredici sono le tracce a disposizione per un minutaggio complessivo che sfiora l’ora di durata. Brani che godono di un songwriting fresco e dinamico che concentra la stragrande maggioranza delle forze su riff di chitarra nettamente più groove e aperture melodiche che vanno a sfociare in ritornelli semplici e immediati. In primo piano sopratutto il lavoro delle chitarre, sempre pronte a dare manforte alla voce di un Dave Wyndorf in forma smagliante che sembra essersi ripreso completamente dopo gli ultimi gravi problemi di salute (aver sfiorato la morte per overdose di droga non è una cosa da poco). Inutile tralasciare la facilità con cui scorrono tutti i pezzi presenti in tracklist: nonostante il sound del combo americano risulti essere effettivamente più robusto rispetto al passato, alcuni arrangiamenti utilizzati sembrano essere dedicati ad un pubblico nettamente più mainstream, come si può notare subito nelle melodie trascinanti della stessa title-track. Nonostante questo, non mancano gli episodi in cui la band riesce a ricollegarsi con i capolavori del passato, come nelle sfuriate adrenaliniche dell’aggressiva Wall Of Fire o nella ossessività del refrain di You’re Alive. Echi del passato che si fanno sentire ancora di più nei richiami settantiani nella splendida Cyclone (forse il punto più alto dell’intero disco) e negli arrangiamenti più psichedelici della strumentale Freeze And Pixelate. Meno convincente il tentativo di re-interpretazione personale di 2000 Light Years From Home dei maestri Rolling Stones, traccia decisamente scialba e priva di mordente, ma che non abbassa più di tanto il valore effettivo dell’intero lavoro.
Nonostante alcune coordinate stilistiche risultino deviare leggermente verso sonorità più commerciali, i Monster Magnet riescono ancora a mantenere intatto quello che è il proprio marchio di fabbrica, senza deludere chi continua a seguire la proposta musicale di una band che, con il passare degli anni, ha dato modo di veder associato al proprio nome il sinonimo di qualità. 4-Way Diablo non entrerà di certo negli annali come uno dei dischi che ha segnato un’epoca, ma riesce ugualmente a confermare tutto il valore di una formazione che continua a rimanere fra le migliori in attività per quello che è il genere in questione.
Angelo ‘KK’ D’Acunto
Tracklist:
01 4-Way Diablo
02 Wall Of Fire
03 You’re Alive
04 Blow Your Mind
05 Cyclone
06 2000 Light Years From Home (The Rolling Stones Cover)
07 No Vacation
08 I’m Calling You
09 Solid Gold
10 Freeze And Pixelate
11 A Thousand Stars
12 Slap In The Face
13 Little Bag Of Gloom