Recensione: 7 Steps to Nothingness

Di Alberto Fittarelli - 5 Dicembre 2006 - 0:00
7 Steps to Nothingness
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Anno: 2004
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68

Dopo svariate traversie riusciamo a mettere le mani sul terzo album,
autoprodotto, dei calabresi Memories Of A Lost Soul, band melodic death
che cerca una propria via ad un suono, lo sappiamo, tanto abusato da 15 e rotti
anni: il risultato è incoraggiante, anche perchè appunto l’esperienza è già
stata fatta, ora si sviluppano idee facendo tesoro di quanto imparato.

La caratteristica principale della band, quella che spicca immediatamente, è
l’utilizzo delle tastiere, che vanno ad impreziosire canzoni già ben arrangiate
e “piene” dal punto di vista sonoro: mai tappeti fini a se stessi, per
fortuna, ma parti portanti dei pezzi, con piano e archi a sostenere le buone
ritmiche sui vari brani. Le soluzioni chitarristiche si rifanno soprattutto alla
Svezia, com’è del resto naturale, ma non mancano rimandi a scene più estreme,
come nel caso dell’opener The art of never, diretta e cattiva nella
strofa e classicheggiante nel bridge.

Sorvolando su una produzione buona ma secca, comunque giustificabile
nell’ambito di una autoproduzione, quello che trovo essere il punto debole dei
MOALS, come di decine di altr eband, è la troppa somiglianza delle loro idee,
prese singolarmente, con quelle dei gruppi traino dell’ambiente estremo: il
suono resta così ancora troppo eterogeneo, senza una dimensione unica e
originale che una band matura dovrebbe aver conseguito.

Non mancano passaggi entusiasmanti, come il break della stessa opener, le
accelerazioni di The curse of eternity, con un drumming
“progressivo” quanto basta, o le vocals cupe alla Solefald che
sorprendentemente emergono qua e là: sono però ancora troppo in embrione per
essere definite scelte stilistiche vere e proprie, andrebbero tentate con più
coraggio, focalizzandosi sugli aspetti meglio riusciti e lasciando da parte
l’eccesso.

Buoni segnali comunque da questa band, che ha potenzialità da sfruttare e
può già piacere al pubblico attento a questo stile.

Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli

Pagina MySpace:

http://www.myspace.com/moals

Tracklist:

1. The art of never
2. Sleeping bad consciousness
3. Nekroantimateria
4. Seeds of chaos
5. Love damned story
6. The curse of eternity
7. Religion of the end
8. Tales from Kadath

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