Recensione: 9 Psalm Of An Antimusic To Come [Split]
Due carriere unite, da lontano, dalla comune passione per la sperimentazione e il jazz; cucite, ora, dalla nostrana Subordinate Records che, con “9 Psalm Of An Antimusic To Come”, lega i polacchi Antigama con gli italiani Psychofagist.
Si tratta di uno split dalle potenzialità non comuni, giacché entrambe le band calcano le scene da una decina d’anni, avendo passato anche parecchio tempo in sala d’incisione (due demo, cinque full-length e undici split per gli Antigama; un demo, un singolo, due full-length e quattro split per gli Psycofagist). Tanta esperienza, insomma, un’abilità non comune nell’imbracciare gli strumenti e, non ultima, una buona dose di follia compositiva sono le tre caratteristiche peculiari che si trovano in entrambi gli ensemble.
Certo, la contaminazione extra-metal è un’operazione che i Nostri eseguono al massimo delle loro possibilità stilistiche, facendo quasi perdere di significato il concetto di grindcore. Il ‘quasi’ è d’obbligo, poiché alla fine la matrice fondamentale che definisce come debbano essere martoriati gli strumenti musicali per generare questo particolare genere estremo è sostanzialmente immutata. Canzoni spesso brevi, vocals urlate a squarciagola, spaventose accelerazioni del ritmo, riff che puzzano di punk lontano un miglio e batteria ‘plasticosa’ sono segni particolari che non mancano, nelle nove tracce di “9 Psalm Of An Antimusic To Come”. Sia che a firmarle siano i polacchi, sia che a scriverle siano i piemontesi.
Scendendo nei dettagli, i quattordici minuti di competenza degli Antigama non regalano granché in più a quanto già ascoltato di loro in passato. Si può segnalare la dissonante ma gradevole armonia portante di “Missing The Past”, scossa dai ripetuti blast beats del forsennato Krzysztof. “Paranoia Prima” è una suite semi-ambient dall’incedere ossessivo e angoscioso, inframmezzato da sonorità elettroniche. Fatto lo stesso discorso per la breve “Finito”, “For Just One Breath” è, in sostanza, l’unica canzone proposta dai ragazzi di Varsavia degna di valere quale vero esempio d’innovazione e di ricerca di sonorità desuete senza modificare la natura metal del grindcore.
Un po’ più consistente la prova degli Psychofagist. Gli allucinanti accidenti musicali di “Apophtegma Nonsense” fanno fede alla fama del combo di Novara che, una volta di più, si propone come fra gli epigoni del ‘jazz-core’. “Carne Marcia Tremula”, non a caso, è una vera mazzata nei denti, complicata sino all’assurdo senza che però si perda la direzione musicale metallica. Una sorta di esagerazione controllata, insomma. L’accordatura ribassata della chitarra di Stefano Ferrian, assieme alla feroce aggressione vocale di Marcello Sarino e al drumming matematico di Federico De Bernardi Di Valserra disegnano “Initiation”, anche in questo caso brano-manifesto di quello che intendono sviscerare i tre in ambito artistico. Sulla stessa linea si propone “Aritmia” che, come da titolo, fa venire il mal di testa per le sue estreme complicazioni ritmiche. Chiude la prova del trio “Misery Is The River Of The World”, folle cover dell’omonimo pezzo scritto da Tom Waits nel 2002 (“Blood Money”).
Poco altro da aggiungere: “9 Psalm Of An Antimusic To Come” è un CD a esclusivo uso e consumo dei super-appassionati del grindcore evoluto e del jazz. Peraltro, la carne al fuoco – osservandone la sostanza – non è poi tanta. Soprattutto per gli Antigama si può tranquillamente parlare d’insufficienza. Per fortuna del platter, ci pensano gli Psychofagist a tirarlo su per i capelli e a salvarlo in corner.
Daniele “dani66” D’Adamo
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Tracce:
1. Missing The Past 2:22 (Antigama)
2. Paranoia Prima 6:58 (Antigama)
3. For Just One Breath 3:50 (Antigama)
4. Finito 1:35 (Antigama)
5. Apophtegma Nonsense 1:33 (Psychofagist)
6. Carne Marcia Tremula 4:09 (Psychofagist)
7. Initiation 4:28 (Psychofagist)
8. Aritmia 2:13 (Psychofagist)
9. Misery Is The River Of The World 3:00 (Tom Waits cover) (Psychofagist)
Durata 30 min.
Formazione Antigama:
Lucas – Voce, effetti
Sebastian – Chitarra
Michal – Basso
Krzysztof – Batteria
Formazione Psychofagist:
Marcello Sarino – Voce, basso
Stefano Ferrian – Chitarra, sassofono tenore, metak weevil, voce
Federico De Bernardi Di Valserra – Batteria