Recensione: A decade in the dark

Di Claudio Casero - 6 Settembre 2005 - 0:00
A decade in the dark
Band: Revengia
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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70

Nuovo lavoro per gli svedesi Revengia, trio composto da Roger Bertnsson (basso), Daniel Erlandsson (batteria) e Matti Almsenius (chitarra e voce). La band ci propone un heavy metal rozzo e potente con parentesi hard rock di indubbio gusto che ci riporta indietro di una decina d’anni.

Iniziamo alla grande con “Revengia”, brano molto tirato con una voce alla Motorhead, caratterizzato da un costrutto tutto sommato semplice ma senza dubbio molto piacevole e immediato e con un coro non di certo originale ma non per questo brutto. Riff di chitarra granitici e ruvidi al punto giusto si alternano a momenti più melodici per creare un piacevole mix che diletta le orecchie.
Decisamente meno bella invece “The evil draughts man” che risulta poco convincente sia a causa della mancanza di tiro che per la monotonia che pervade tutta la canzone; come se non bastasse Matti, in questo caso, ha deciso di utilizzare un cantato pulito in alcuni frangenti con risultati che di certo non si possono definire sublimi sembrando in certi momenti addirittura stonato.
Molto bello invece il ritornello di “The revenger” sia per quanto riguarda l’esecuzione che per l’indubbia orecchiabilità che porta l’ascoltatore a canticchiarlo già dopo il primo ascolto; il tutto è contornato da stacchi ben eseguiti e strofe che convincono per la loro dinamicità e potenza.
“Matricide” è senza dubbio il brano più tirato di tutto il cd con momenti che ricordano il power old style; la voce parte maluccio per poi riprendersi nel migliore dei modi quando la canzone entra nel vivo conferendo notevole vivacità e rozzezza ad un sound già di per sé molto piacevole.
L’ascolto del cd prosegue senza intoppi con brani come “Dying for an answer” e “Dirge” che richiamano alla mente il metal dei primi anni ’90; la semplicità tecnica dei brani è notevole e quasi imbarazzante in alcuni frangenti ed è proprio questo che li rende davvero belli dimostrando che non è necessario essere per forza ultra tecnici per sfornare belle canzoni ma a volte basta metterci il cuore e lasciare uscire la forza per tradurla in riff violenti e senza tregua.

Questo “A decade in the dark” è quindi un buon lavoro che unisce semplicità e potenza allo stato puro; tutti i brani al suo interno hanno infatti una struttura che oserei dire “quadrata” ma che convince nella sua ovvietà. Quattro note che si ripetono all’infinito per tutta la durata del cd ma che fanno emozionare, agitare e cantare e che piaceranno soprattutto ai nostalgici del metal di fine anni ’80 inizio anni ’90. Di certo non è un album adatto a coloro che hanno il palato fine ma che sicuramente riesce ad esprimere un’energia che molte band tecnicamente migliori non riescono a dare. Unica nota dolente di tutto il lavoro è la voce di Matti che è purtroppo caratterizzata da alti e bassi e non sempre è all’altezza a causa di alcune stonature; ottima quando si tratta di cantati potenti, decisamente meno adatta a parti pulite e melodiche.

TRACKLIST:
1. Revengia
2. The evil draughts man
3. The revenger
4. Matricide
5. Dying for an answer
6. Dirge
7. Halloween
8. Premonition of death

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