Recensione: A Decade Of Brazen Abbot DVD

Di Mauro Gelsomini - 13 Dicembre 2004 - 0:00
A Decade Of Brazen Abbot DVD
Band: Brazen Abbot
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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61

Per festeggiare il decennio di attività con i suoi Brazen Abbot, il chitarrista bulgaro Nikolo Kotzev dà alle stampe questo DVD commemorativo, a metà strada tra il documentario e il live.

Sono infatti qui immortalate le apparizioni della band nei liveshow di Varna, Sofia e Plovdiv, montate insieme ad interviste esclusive con Nikolo, oltre ai diversi cantanti che lo hanno accompagnato nelle sue avventure in studio degli ultimi anni (Jorn Lande, Glenn Highes, Goran Edman e, ovviamente, Joe Lynn Turner), e a qualche apparizione alla tv bulgara in occasione delle presentazioni degli album.

Iniziamo col dire che la lineup che appare nei concerti bulgari non è quella, imponente e costosissima, degli album: l’unico frontman è Joe Lynn Turner, che si cimenta anche in alcuni brani cantati in studio dagli altri singer, mentre al posto del trio Europe John Leven (basso), Mic Michaeli (tastiere) e Ian Haugland (batteria) troverete rispettivamente Wayne Banks, Lars Pollack e Thomas Broman, opportunamente presentati nelle interviste incluse.

Le live-track incluse sono dodici, metà delle quali sono tratte dall’ultimo lavoro in studio, “Guilty As Sin”, del 2003. Si tratta, oltre che della title track, di “Mr. Earthman”, “Slip Away”, “Supernatural”, “I’ll Be Free”, e “One Life to Live”, tutte di ottima caratura e per le quali vi rimando alla recensione del disco. Turner si destreggia egregiamente in una situazione tecnica non proprio ottimale (inequivocabili, a questo proposito, le smorfie di Kotzev), e sebbene la sua prestazione sia non priva di macchia, complici probabilmente i soliti problemi di volume, mi ha sorpreso sentirlo interpretare alla grande “Mr. Earthman”, che su disco era cantata da quel “mostro” di Jorn Lande. Altra prestazione maiuscola viene sfoderata dal nostro nella ballad acustica “I’ll Be Free”, cantata col supporto di Nikolo (che la cantava nella versione originale) ai cori. Davvero struggente.
Vengono proposte, immancabili, addirittura tre cover dei Rainbow, tanto per celare l’influenza sotto la quale vive da sempre la musica dei Brazen Abbot, e non a caso, è proprio il periodo “Turner” della band a presenziare: “Stone Cold”, da Straight Between The Eyes, del 1982, “Can’t Let You Go”, da Bent Out Of Shape, del 1983, e una delle più coverizzate, “I Surrender”, che nel 1981 Russ Ballard scrisse perché l’Arcobaleno la includesse in “Difficult to cure”.
A questo punto, oltre al solo di batteria – quasi un must – eseguito da un Thomas Broman letteralmente in crisi mistica (anche se le pupille rivoltate farebbero pensare a tutt’altro tipo di crisi), c’è da annotare un brano per ciascun album precedente al citato Guilty As Sin, eccezion fatta per Bad Religion: abbiamo dunque “Road To Hell” da Eye Of The Storm, del 1996, e “Feeling Like A Rollingstone”, da “Live and Learn” del 1995, nella versione originale cantata da Goran Edman.
Vi risparmio i commenti sulle apparizioni alla tv bulgara, giusto per non scadere nel kitch, né mi posso dilungare in elogi della qualità audio/video, visto che per l’ennesima volta le potenzialità del supporto vengono sfruttate in maniera marginale. Tutto quello che resta è la musica degli Abbot, godetene.

Tracklist:

  1. Mr. Earthman
  2. Slip Away
  3. Supernatural
  4. Feeling Like A Rollingstone
  5. Jamsession
  6. Stone Cold
  7. Guilty As Sin
  8. I Surrender
  9. Can’t Let You Go
  10. I’ll Be Free
  11. One Life to Live
  12. Road To Hell

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