Recensione: A Dreadful Decease
Quasi fosse un riassunto della migliore scena death austriaca, gli Zombie Inc. segnano il ritorno sul campo di Martin Schirenc, ex-vocalist dei Pungent Stench. Assieme a lui, infatti, è sceso in campo Wolfgang Rothbauer (Disbelief, Eisblut, In Slumber, Thirdmoon, GodHateCode), accompagnato da Gerald Huber (Collapse 7), Daniel Lechner (The Cascades, ex-Lacrimas Profundere) e Tomasz “Nefastus” Janiszewski (Belphegor, Fleshcrawl, Debauchery).
Che il duo Schirenc/Rothbauer faccia sul serio si comprende subito leggendo i credits che ne accompagnano il debut album, “A Dreadful Decease”: registrazione e missaggio a cura dello stesso Schirenc presso gli studi Vato Loco (Austria), masterizzazione del noto Dan Swanö all’Unisound (Svezia) e artwork di SeasonZero Design (Germania). E, naturalmente, contratto discografico con la major Massacre Records.
Questo curriculum non manca di produrre gli effetti sperati, poiché “A Dreadful Decease” non ha per nulla l’aria d’essere un full-length d’esordio, con gli Zombie Inc. che non odorano minimamente di nuovo, ancorché si siano formati soltanto due anni fa. Anzi, il quintetto sciorina un death metal old school devastante, rabbioso, spumeggiante. Una furia scardinatrice irreprensibilmente domata dalla classe ed esperienza di Martin e compagni. Il richiamo, dovuto, è ai leggendari, seminali act che hanno dominato la scena negli anni ’90: Carcass, Entombed, Autopsy, Dismember, Obituary, Deicide, Edge Of Sanity e Gorefest.
Ciò, però, non significa che i mitteleuropei siano cloni di qualcuna delle band appena menzionate. Al contrario, il sound degli Zombie Inc. è ricco di personalità, riconoscibile grazie, anche, al suo umore nero e inquietante. Come si può dedurre facilmente dal moniker, i Nostri si dilettano nel narrare le ipotetiche situazioni oggetto di una Terra del futuro, dominata dalle orride creature eternamente affamate di carne umana. Sicuramente l’idea non è inedita, tuttavia la sua resa in musica è più che discreta, sì da far venire in mente un nuovo genere: l’‘horror death metal’!
L’ottimo lavoro in studio regala un sound brutale, tagliato con il machete e rifinito con la carta da vetro a grana grossa. Il guitarwork putrefatto di Rothbauer e Huber, connotato da riff marci e possenti, aderisce perfettamente con il rombo spaventoso generato dal basso di Lechner all’unisono con il drumming feroce e infarcito di blast beats di Janiszewski. Il delirante quasi soffuso growling di Schirenc chiude la quadra, assieme agli azzeccati inserti ambient da film dell’orrore.
Da “The Chaosbreed” a “Planet Zombie” le canzoni non concedono respiro, a chi ascolta, formando un insieme denso e compatto. Il songwriting, adulto e formato in tutti i suoi aspetti, non mostra indecisioni e/o buchi d’idee, anche se queste non rappresentano l’ultimo grido in fatto di originalità. Significativamente cattive e dal tocco così vintage da sembrare involuto, “Challenge Of The Undead” e, soprattutto, “Planet Zombie”; retta, quest’ultima, da un main riff sì spaventoso da scoperchiare la scatola cranica. In alcune song, come “Grim Brutality”, emerge con decisione il menzionato sapore cinematografico, senza dubbio interessante – anche – perché lega un po’ il tutto a guisa di filo spinato.
“A Dreadful Decease” è, in definitiva, una solida opera d’arte plasmata da mani abili e capaci. Un monumento all’old school death metal, ricco di sfaccettature ma diretto e frontale come un pugno in faccia. Schirenc e soci, si sente bene, hanno costruito la loro creatura con passione e amore per il metal estremo; evitando di restare intrappolati nelle memorie di vecchi stilemi ma, anzi, ammantandoli di quella freschezza foriera di un roseo futuro.
Daniele “dani66” D’Adamo
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Track-list:
1. The Chaosbreed 4:06
2. Deadtribe Sinister 4:18
3. Challenge Of The Undead 3:59
4. Horde Unleashed 4:38
5. We Must Eat! 3:30
6. Bloodrain Overdose 5:10
7. Grim Brutality 4:04
8. Horror Fills This Hollow Earth 3:38
9. A Dreadful Decease 3:17
10. Planet Zombie 4:06
All tracks 40 min.
Line-up:
Martin Schirenc – Vocals
Wolfgang Rothbauer – Guitars
Gerald Huber – Guitars
Daniel Lechner – Bass
Tomasz “Nefastus” Janiszewski – Drums