Recensione: A Far Remembrance
Nuovo lavoro per gli spezzini Af, questo A Far Remembrance
è il quarto demo in oltre dieci anni di carriera per la band nostrana, che dagli
esordi hardcore, è passata a un death metal melodico di stampo nord europeo.
Si percepisce nettamente la volontà dei nostri di enfatizzare il lato più
oscuro ed emozionale della propria musica, preferendo tempi quadrati e
cadenzati, con chitarre semplici ma dalle melodie accattivanti, e con frequenti
intermezzi acustici a rendere più eleganti le canzoni presenti. Nonostante una
produzione non eccelsa, gli Af riescono comunque a far arrivare
all’ascoltatore la malinconia che regna in A Far Remembrance, una
vena gothic/doom che viene ben valorizzata dalla voce di Francesco Cevasco,
grazie a un growl ben impostato e frequenti sussurri. Meno convincenti sono
invece gli inserti in scream, come la pronuncia in inglese, che appare a volte
leggermente forzata.
Il compito di aprire le danze è affidato a T.O.M.O (Thoughts of mutilated
one) anti-anthropomorphic, un brano che fatica leggermente a ingranare,
salvo poi riprendersi molto bene sul finale, a cui segue la strumentale Past,
Present, Nothing, semplice ma ben eseguita. Troviamo poi Tears Of Self
Destruction, a mio avviso la canzone più rappresentativa degli Af, in
bilico tra parti acustiche e frangenti più ruvidi. Il resto della scaletta si
mantiene su questi livelli, registrando un’impennata di velocità con To The
Last Beat, in cui i nostri toccano il punto più basso del lavoro, non
riuscendo a sviluppare in modo soddisfacente il mood che anima il resto della
tracklist.
Un lavoro più che sufficiente dunque, che necessiterebbe di maggiore potenza
nelle chitarre e di un maggior trasporto emotivo per poter risultare
completamente soddisfacente.
Stefano Risso
Tracklist:
1. T. O. M. O. (Thoughts of mutilated one) anti-anthropomorphic
2. Past, Present, Nothing
3. Tears Of Self Destruction audio
4. Wood Of The Ogres
5. To The Last Beat
6. The Funeral Of The Earth
7. The Devil’s Heart With The Angel’s Word