Recensione: A Kind Of Magic
A Kind Of Magic è un cd di grande qualità; forse l’ultimo vero e proprio capolavoro della Regina indiscussa del Rock britannico. Registrato nel 1986 riesce a coniugare con classe un sound fresco e denso d’effetti sonori, pause e melodie leggere ad altre più forti e decise. La voce di Mercury, come di consueto, ci mette del suo con un’interpretazione canora pulita e sempre al di sopra delle righe. Il songwriting dell’album è di buon livello alternando canzoni tristi ad altre più leggere e incalzanti che hanno supportato l’American Movie Highlander.
Il lavoro ha inizio con One Vision. Una superba opener (presa dal film Iron Eagle) che non si rivela direttamente ma che, al contrario, grazie ad un buon uso delle tastiere si fa quasi desiderare per poi esprimere tutta la sua genuina forza Rock con il riffing iniziale di Brian May. Le strofe cadenzate scorrono ben supportate dalle backing vocals prima di una pausa, in crescendo, che lancia un solo lungo per il finale disordinato e appassionante. La Title Track è invece una dolce melodia innocua che Freddy doma con la sua ugola potente e delicata, accompagnata da una sezione ritmica elementare. Sulle note del basso e dell’arpeggio fragile di una chitarra viene evocata un’atmosfera solare. Tutto è perfetto anche nella pausa che non altera una canzone stupenda e incantevole per la sua semplicità. One Year Of Love fa scendere un velo di tristezza e magone che raggiunge il suo apice nelle strofe singhiozzate seguite dal lamento del sax. Ci pensa Pain Is So Close To Pleasure a far risplendere note più allegre. Mercury alza il suo cantato per tutta la durata del pezzo. Il tempo sembra quasi tornare indietro di trent’anni per una song “antica” e fragile. Friend Will Be Friends è una Hit dei Queen anni ’80. Il Rock melodico e genuino ci ammalia mentre il testo racconta, sulla scia di assolo liberatori e di un chorus in irrefrenabile crescendo, il trionfo dell’amicizia. Who Wants To Live Forever (arcata portante della Sound-track di Highlander) trasmette la desolazione totale per il tempo che passa inesorabile (per noi mortali). L’orchestra amplifica la prestazione e l’impatto emotivo di un brano stupendo che si muove tra pause geniali per poi morire in un soffio leggero. Gimme The Prize è completamente diversa; una canzone Hard e tagliente che la chitarra di May fa sua per definire l’atmosfera ideale per lo scontro finale dell’american movie. Riff potenti, parlati oscuri, effetti sonori di spade che si scontrano si fondono con le urla “sporche” di Freddy. Don’t Lose Your Head vede la batteria di Roger Taylor, (autore del brano), sugli scudi per 4 minuti non troppo coinvolgenti e abbastanza privi di idee (basti vedere nel booklet la pochezza del testo) che sfigurano di fronte alla successiva Princes Of The Universe, un gioiello di rara bellezza che inizialmente riprendere il riffing di Gimme The Prize per poi snodarsi su sonorità più magniloquenti generate dall’uso sapiente delle Keyboards. Un’accelerazione improvvisa sconvolge gli equilibri e lancia Freddy Mercury in strofe passionali che muoiono in una pausa prima di una selva oscura di cambi di ritmo che portano la song al potente e disordinato finale caratterizzata da molti assolo e riff riusciti. Capolavoro assoluto; una delle mie Hit preferite di sempre dei Queen.
A Kind Of Magic in definitiva è un cd che ogni amante della musica Rock in generale deve fare suo. La regina ancora una volta offre una prestazione degna del suo nome. Ottima musica dotata di qualche acuto davvero clamoroso destinato a rimanere ben scolpito nelle nostre menti.
Tracklist:
1. One Vision
2. A Kind Of Magic
3. One Year Of Love
4. Pain Is So Close To Pleasure
5. Friends Will Be Friends
6. Who Wants To Live Forever
7. Gimme The Prize
8. Don’t Lose Your Head
9. Princes Of The Universe.