Recensione: A Moment of Insanity

Di Alessandro Calvi - 22 Marzo 2005 - 0:00
A Moment of Insanity
Band: Axiom
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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75

Gli Axiom, all’esordio discografico con questo “A Moment of Insanity”, in realtà non sono una totale novità nel panorama musicale italiano. Chi ricorda i Landguard potrà infatti ritrovarne batterista, chitarrista e tastierista in questa nuova band. Se il precedente gruppo puntava sul power-sinfonico, questa volta le coordinate sono state decisamente spostate verso il prog, pur mantenendo qualche venatura power. Pur trattandosi quindi di un’opera prima, l’esperienza alle spalle della spina dorsale di questo giovane combo campano ci assicura che non si tratta di un disco da prendere sotto gamba.

Questo ci viene assicurato anche dall’inizio veramente spiazzante di “A Moment of Insanity”, il titolo in effetti non potrebbe essere, a mio avviso, migliore avvisaglia di ciò che ci aspetta all’interno della titletrack per quello che riguarda i primi 30 secondi d’ascolto. Dalle tastiere dell’intro di sapore elettronico emerge infatti la voce che si esibisce in un ritmo sincopato che mi ha malauguratamente ricordato i Sistem of a Down. Per fortuna si tratta infatti di un “momento di follia” e la canzone si istrada poi verso ritmi e uno stile decisamente più interessante e accattivante per i miei gusti, un prog con venature power che a volte ricorda molto da vicino i Symphony X, salvo voi riprendere lo “sclero” negli ultimi istanti del brano.
Interessante e decisamente molto variegato risulta anche l’uso della voce che non disdegna vari passaggi di stile, da un cantato alto e pulito di tipica scuola power, a uno aggressivo, quasi thrash, fino a un vero e proprio growl.
Dopo il primo impatto forse un po’ traumatico con la titletrack di questo album, dal secondo brano “It’s Too Late” in poi, lo stile dei brani diventa decisamente più canonico e facilmente assimilabile, scelta che personalmente ho molto apprezzato. Per “canonico” però intendo solo che rientriamo tra i confini del metal vero e proprio, perchè le influenze e i passaggi proposti nel song-writing sempre estremamente variegato, vanno dallo stacco barocco centrale di “Mirror of Life”, a frangenti in cui chitarre e voce sembrano quasi tirate fuori da un album dei Pantera, alle tastiere elettroniche quasi “acide” degne dei momenti migliori degli anni ‘70. Tutto questo tra l’altro miscelato nel migliore dei modi dando a tutte le composizioni una sorta di unità e sviluppando di conseguenza uno stile veramente personale ed estremamente interessante.
Dal punto di vista delle critiche, solo due canzoni risultano forse un po’ meno all’altezza delle altre, si tratta dei due brani più lenti del lotto, cioè “Gone” e “An Oniric Commedy”. Probabilmente la causa è principalmente l’altissima qualità di tutte le composizioni che fa si che due song come queste, che son semplicemente “belle” facciano un po’ una magra figura rispetto alle altre, pur rimanendo una spanna sopra alla media di quello che si sente in giro oggigiorno.
A chiudere l’album, veramente in bellezza, troviamo un’altro dei brani migliori composti per l’occasione dagli “Axiom”, mi riferisco ad “Out of Control”, forse il miglior punto di incontro che abbia mai ascoltato tra i Dream Theater e i Symphony X, ispiratissimo, variegato, pieno di cambi di tempo e di stile e per certi versi anche molto sperimentale, è davvero un piacere per le orecchie.

Merita decisamente una menzione speciale infine, la produzione. Sempre limpida e pulitissima, è praticamente perfetta per l’album che ho tra le mani. L’equilibrio tra gli strumenti, la voce e i vari inserimenti ora sinfonici, ora elettronici, fino agli effetti particolari inseriti saltuariamente nelle tracce, sono tutti gestiti ottimamente riuscendo sempre a mettere in luce ciò che si vuole senza per questo dimenticarsi di tutto il resto.

Per concludere devo ammettere di aver davvero apprezzato questo “A Moment of Insanity”. Il cambio di monicker e di coordinate musicali ha decisamente giovato a questo gruppo che è riuscito a sfornare un album bello e originale, sicuramente da ascoltare che saprà essere apprezzato da tutti gli amanti del genere.

Tracklist:
01 A Moment of Insanity
02 It’s Too Late
03 A New Begin
04 Gone
05 Mirror of Life
06 Clear
07 An Oniric Commedy
08 Rising Shadows
09 Out of Control

Alex “Engash-Krul” Calvi

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