Recensione: A Nightmare Story
Secondo album per i Freternia, ottima power metal band proveniente dalla Svezia, il primo Warchants & Fairytales era uscito nel 2000 per la Loud & Proud e durante questi 2 anni la formazione della band ha subito dei cambiamenti e dei momenti di crisi. Ora a differenza del loro primo lavoro i membri del gruppo sono 5 e non più 6, non c’è più Mikael Bakajev che si occupava della chitarra ritmica e acustica e neanche Patrik Lund che era il chitarrista principale, ora Tomas Wappling che prima suonava il basso si occupa della chitarra mentre è entrato nel gruppo Peter Wiberg come bassista. Inoltre troviamo la partecipazione di Thomas Eriksson in molti degli assoli di chitarra dell’album.
I Freternia suonano un power metal molto aggressivo con una voce graffiante e ritmi veloci, potrebbero sembrare un ibrido tra Blind Guardian e Nocturnal Rites ma mantengono comunque una loro originalità che li contraddistingue nel panorama metal europeo, grazie soprattutto ad un sound più pensante rispetto alle 2 precedenti band e soprattutto al timbro vocale di Pasi Humppi che con i suoi urli graffianti e violenti da alla band un tono diverso rispetto al power metal trito e ritrito che spesso siamo abituati ad ascoltare.
L’album parte con “Grimbor The Great“, canzone con una linea melodica molto accattivante ed alcuni ottimi assoli, potente e veloce degna apertura di un album, senza intro o cose simili, subito metal alla massima potenza. Si continua poi con “Arrival” che è la canzone che forse si avvicina di più al sound del primo album, anche questa aggressiva ma meno veloce. “The Dark Side“, canzone che era scaricabile dal sito ufficiale come preview dell’album, presenta cori molto accattivanti ma comunque potenti ed evocativi, non le solite “voci bianche” di molti gruppi. La linea vocale di Pasi è sempre molto particolare ed è inutile negarlo, lui è uno di punti di forza del gruppo, le sue linee sono atipiche e si intrecciano nelle melodie e nei riffs in modo particolare ma eccellente.
Con “Shadowdancers” si riparte con un’altra speedsong di impatto notevole con un coro centrale veramente pregevole che lancia Pasi in un ritornello aggressivo e veloce. Troviamo poi “The Saviour” e “The Unexpected” canzoni molto piacevoli che mantengono l’ottimo stile melodico finqui proposto ma che non risaltano particolarmente all’interno del disco. Si passa quindi a “New Hope” dove Pasi raggiunge la sua nota più alta in una canzone con buoni cambi di ritmo dettati dalla doppia cassa che alterna la velocità di strofa in strofa dando una connotazione differente alla linea melodica della canzone. Ottimo anche l’assolo che parte verso il 4 minuto della canzone e viene intervallato da un ottimo bridge di Pasi.
Ci si avvicina alla fine dell’album con “Battle Of Minds” canzone che meno apprezzo dell’album, forse per i toni più cupi e meno melodici che la contraddistinguono e per quel ritmo quasi cadenzato e monotono che la accompagnano fino alla fine. Notevole invece l’ultima song “Requiem“, quella che possiamo definire la canzone lenta dell’album, diciamo che per come è stata messa, per la durata e le sensazioni mi ricorda in qualche modo “Glory To The Brave” degli Hammerfall, pur avendo ovviamente uno stile molto differente, ma le sensazioni che mi trasmette si avvicianano molto a quella canzone. Triste e vagamente malinconica, potente e rapida nei punti giusti un ottimo finale per un buon album che conferma la buona dote di questo gruppo.
In conclusione devo dire di avere in mano un buon album di power metal aggressivo e potente, particolare (soprattutto grazie alla voce) rispetto ai soliti sound che siamo abituati ad ascoltare, soprattutto in ambito italiano. Non raggiunge sicuramente il livello qualitativo e innovativo del loro primo album, che io ritengo essere un piccolo capolavoro di power moderno, ma è sicuramente un album che vale molti ascolti e che fa bene sperare per i prossimi lavori della band.
Tracklist:
01. Grimbor The Great
02. Arrival
03. The Dark Side
04. Shadowdancers
05. The Saviour
06. The Unexpected
07. New Hope
08. Battle Of Minds
09. Requiem
Written by David “Enkidu” Bossi