Recensione: …A Splendid Chaos
I Coram Lethe nascono nel 1999 a Certaldo (Toscana), realizzando,
nell’anno successivo, il primo full-length autoprodotto Reminiscence che darà
modo alla band di farsi notare dalla Rising Realm Records, etichetta che curerà
la distribuzione del secondo studio album The Gates Of Oblivion pubblicato nel
2004. Il gruppo continua a riscuotere un certo successo su suolo nazionale,
partecipando inoltre ad alcuni importanti festival italiani come Total Metal
Fest, S-Hammer e Gods Of Metal. Nel 2007 viene reclutata Erica Puddu a
sostituire Mirco Borghini per il ruolo di singer e che debutta su disco con
…A Splendid Chaos, terzo studio album edito dalla Punishment 18 Records.
Il sound che propone il combo toscano è un death/thrash condito da una buona
dose di melodia e che affonda principalmente le proprie radici nei lavori di gruppi come
At The Gates e i Carcass di Heartwork. Sebbene, con i
dischi precedenti, la band abbia
sempre dimostrato una certa predilezione per il lato più tecnico del genere, per
questa occasione preferisce dare alla luce una serie di brani più semplici,
diretti e che puntano gran parte delle proprie forze su impatto e melodia.
Vengono quindi snellite le strutture dei pezzi, in modo da favorire una certa
immediatezza ed una facile assimilazione sin dai primi ascolti. Questo però non
porta il sound a chiudersi troppo su quelli che sono gli standard già strasentiti del
genere, o peggio, a risultare essere troppo statico e monotono, ma dà modo di
facilitare l’ascolto, grazie sopratutto ad aperture più elaborate e
“progressive” (sopratutto per quanto riguarda le parti solistiche) atte ad
evitare una troppa linearità delle partiture, e a un minutaggio dei brani che
solo in pochissime occasioni supera i cinque minuti di durata. Su tutti spiccano
sicuramente gli innesti melodici di Passione Della Carne (dove è
solo il titolo ad essere scritto in lingua italiana), le violente bordate di
Circles And Crosses (sicuramente il pezzo più riuscito e coinvolgente
dell’intero lavoro) e i cambi di tempo dell’ossessiva e dirompente
Mystical Pentagram. Insomma, per quanto riguarda il fattore songwriting,
il gruppo se la cava piuttosto egregiamente, giocando le proprie carte con
sapienza e una buona dose di personalità, seppur durante lo scorrere della
tracklist le varie influenze risultino essere piuttosto evidenti. Eccellente è
invece l’esecuzione dei brani, dove tutti i componenti mettono in mostra quelle
che sono le ottime doti tecniche a loro disposizione, compresa anche la prova
della nuova arrivata Erica Puddu, sulla quale, inevitabilmente, vengono
proiettate la maggior parte delle attenzioni, ma che comunque riesce a
difendersi piuttosto bene con un cantato in scream piuttosto efficace.
Con questo …A Splendid Chaos la band toscana conferma
sicuramente tutto quello che è il proprio valore, sia per quanto riguarda il
fattore esecutivo, sia per quello compositivo. Anche se, per quest’ultimo, c’è
da dire che i Coram Lethe rimangono ancora parzialmente fissi su quelli
che sono gli standard del genere, ma viste quelle che sono le doti messe in
mostra sino ad ora, siamo sicuri che per il futuro riusciranno a lavorare più a
fondo sulla personalità, in modo da dare alla luce un sound più originale e
innovativo.
Angelo ‘KK’ D’Acunto
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Tracklist:
01 Splendid Chaos
02 Condamned To Darkness
03 The Gift Of Providence
04 Mystical Pentagram
05 Half Identity
06 Ancient Reflections
07 Circles And Crosses
08 Passione Della Carne
09 XI Commandment
10 Textures Of Delight
Line Up:
Erica Puddu: vocals
Leonardo Fusi: guitar
Filippo Occhipinti: guitar
Federico Stiaccini: bass
Francesco Miatto: drums