Recensione: A Sultans Ransom
Per i puristi del genere questa recensione sarà banale, inutile. Siamo di fronte alla ristampa del terzo album in studio dei notori Cloven Hoof uno di nomi fondamentali della NWOBHM, un gruppo veramente centrale nella storia del metal. “A sultans ransom” uscì nel 1989 quando ormail il calderone della New Wave si era da tempo placato, tuttavia questo album ha mantenuto le caratteristiche sonore di quel movimento, evolvendole e portandole alla perfezione artistica.
Nati nel 1979 Wolverhampton in Inghilterra i Cloven Hoof sono diventati in breve tempo una colonna portante nel nascente movimento del “nuovo” metal britannico che tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli eighties ha posto le basi per lo sviluppo del metal classico nei decenni successivi. Dopo la realizzazione di un ep nel 1982, il primo disco full lenght omonimo portò la band alla ribalta nel 1984. Venne rializzato il live album “Fighting back” e successivamente nel 1988 la band portò a termine l’ottimo “Dominator” un disco molto importante nello sviluppo del metal inglese. Venendo al nostro “A sultans ransom” del 1989 si può affermare che questo album concluse la carriera della band fino alla reunion avvenuta di recente con la realizzazione di un nuovo platter in studio. Originariamente edito per FM Revolver Records “A sultans ransom” non è un prodotto difficile da trovare in vinile, putroppo il formato digitale risulta meno reperibile, spero che questa ristampa possa colmare la lacuna. Questo album offre molto materiale interessante per gli amanti della band britannica, oltre alla regolare track list del disco originale sono state aggiunte quattro tracce registrate in sede live, la loro qualità non è eccelsa ma credo che possano essere molto interessanti per gli amanti del metal classico. Ciò che maggiormente convince di questa operazione di restauro è la straordinaria qualità sonora dei pezzi, ogni canzone di “A sultans ransom” ha guadagnato uno smalto potente e veramente graffiante. Il grande lavoro compositivo della band inglese emerge nettamente in ogni frangente del disco, i Cloven Hoof maturarono moltissimo rispetto ai loro esordi riuscendo a convogliare in questo album il massimo della loro esperienza e della loro capacità artistica. In questo lavoro non mancano contaminazioni statunitensi e un maggiore sviluppo delle melodie vocali, ma questo non altera minimamente il carattere genuino del metal di questi inglesi.
La prima splendida “Astral rider” è un concentrato di metal epico ed elegante che pone immediatamente in luce il grande coraggio e il talento della band, solo questo pezzo vale l’aquisto. Si prosegue in maniera magistrale con “Forgotten heroes” che rimanda sempre al metal epico con una maggiore tendenza a sviluppare ottime melodie vocali trascinanti. I tempi serrati di “DVR” non possono che ricordare le band americane dgli anni ottanta, comunque sia i Cloven Hoof non si fanno sedurre puntando sempre su una formula personale e vincente. Le atmosfere orientali di “1001 nights” mostrano la grande eleganza compositiva della band britannica, anche in questo caso emerge nettamente il loro talento. Più accessibili ma non meno interessanti “Silver surfer” e “Notre dame” continuano il lavoro della band all’insegna dei dettami della New Wave. Si torna al metal epico e coriaceo delle prime canzoni con “Highlander” una nuova perla dei questo ottimo disco. La conclusiva ed elaborata “Mistress of the forest” mostra ancora l’ambizione dei Cloven Hoof e la loro crescita artistica. Tra le bonus track svettano le trascinanti “Raised on rock” e “Break it up”, sebbene risentano di una registrazione mediocre, possiedono un mood coinvolgente fin dal primo passaggio.
Mi rendo conto che gli amanti del metal classico avranno nel loro archivio questo disco già da anni. Mi rivolgo quindi ai meno esperti che in questo caso hanno davvero una grande occasione per mettere le mani su un pezzo di storia, non fatevelo sfuggire ragazzi.
1. Astral rider 05:15
2. Forgotten heroes 04:41
3. D.V.R. 02:49
4. Jekyll and Hyde 03:28
5. 1001 nights 05:28
6. Silver surfer 03:43
7. Notre dame 05:45
8. Mad, mad world 02:29
9. Highlander 03:40
10. Mistress of the forest 06:50