Recensione: About the Prophecy
“About the Prophecy” è il secondo capitolo discografico dei deathster siciliani Dead Twilight, band dalla marcata attitudine brutale ed intensa. Il disco infatti esce compatto, serrato nel riffing e ben poco incline a ricercare anche il minimo orpello compositivo che lo orienti verso lidi dove brilli la ricercatezza tecnica. Con ciò non vogliamo affermare che non esistano idee o che la band non sia abile dietro gli strumenti, anzi.
Il trio dimostra di saper scrivere pezzi veloci e coerenti. Qui dentro ci sentirete un po’ di tutta la scuola death/brutal death degli ultimi quindici anni. Senza scomodare nomi, perché alla fine tutti ci facciamo ispirare dalla Storia, i Dead Twilight marciano pesanti e veloci, inframezzano costantemente groove e sfuriate dalle tinte thrash, per cui la dinamica del disco è parecchio sostenuta. Il growl di Marco Bellante è criptico e determina tanto volume, caratteristica espressiva di pochi nella scena, forse punto di forza dell’intero lavoro in quanto in grado di conferire oscurità al suono.
La produzione risulta leggermente piatta. Con un muro di riff del genere, a parer di scrive, una produzione più ‘doom’ avrebbe ulteriormente enfatizzato l’aura apocalittica che stringe nella morsa l’ascoltatore fino all’ultimo soffio vitale. Forse manca anche un po’ di drumming ‘umano’. Infine, qualche solo stile Slayer, quelli belli malsani e infernali, avrebbero messo la firma ad un capitolo discografico che trasuda attitudine come pochi, ma che forse, con un briciolo in più di programmazione in studio, anche a livello di mixaggio, sarebbe schizzato parecchio in alto considerando anche l’attuale scena brutal death metal così ripetitiva e canonizzata. Band da ascoltare, questo è sicuro. Personalmente da ciò che ho ascoltato, da una band con questo potenziale mi aspetto di più. Sono egoista.