Recensione: About Us
Se ci si occupa di classic rock, è difficile che ci si possa imbattere in artisti che intendano proporre trend musicali innovativi o addirittura rivoluzionari. Men che meno ciò può accadere se si ha a che fare con AOR e dintorni, generi i cui canoni (magnifici) sono ormai fissati e cristallizzati da decenni. Eppure la curiosità del “critico musicale” (perdonate il pomposo termine) non dovrebbe smettere mai di cercare band nuove le quali – anche se si muovono all’interno dei confini standardizzati di un genere musicale ben consolidato – possano proporre una propria visione del canone, qualche contaminazione con altri generi o, almeno, una lettura rinvigorita dall’entusiasmo della gioventù (pensiamo a tante band svedesi degli ultimi anni oppure ad artisti come Inglorious, Levara e Chez Kane o, ancora, in un ambito più vicino all’alternative, i neozelandesi Capital Theatre.
Interesse può suscitare anche la provenienza geografica delle band, che magari può offrire un’angolazione ancora più intrigante ad un trend artistico e musicale. Ed è proprio con curiosità che ci approcciamo al primo album degli About Us, dal titolo omonimo, che provengono da Wokha, un distretto amministrativo dello stato di Nagaland, nel nordest dell’India.
Formatisi nel 2019, gli About Us hanno prima sfornato alcuni singoli e quindi, nel 2021, hanno prodotto in patria il loro primo full-length, che oggi la Frontiers riprende e dissemina in tutto il mondo, stuzzicata da quello che l’etichetta definisce un “approccio non tradizionale “ all’AOR.
In realtà, a ben vedere, in “About Us” sono ben evidenti anche gli influssi di band ultra classiche come, per fare un esempio, i Journey.
Sufficientemente devote ad un suono alquanto classico, sono canzoni come il midtempo AOR Our Fairyland, il soft-rock cristallino “old school” Loaded Love, lo slow senza tempo Open Your Heart (con pianoforte, chitarre acustica ed elettrica su un manto di tipo orchestrale a rammentare lo stile di certi Journey) e Lead My Heart (un class rock veloce e trafitto dai riff aggressivi delle chitarre ma un po’ penalizzata da una voce che si arrampica su toni fin troppo acuti).
Altri brani, invece, denotano un’ispirazione più vicina ai suoni dei nostri giorni, Pensiamo a Right Now, un uptempo tra rock adulto di un tempo e pop-rock/alternative melodico contemporaneo, Rock On Top, un class rock energico e patinato di modernità e Gimme Gimme, gioioso, irresistibile e saltellante pop-rock non privo, però, di qualche chitarra ficcante ed abrasiva.
Talvolta, però, gli About Us vanno “fuori tema”, come nel graffiante heavy metal Golden Troops , certo graffiante ma sicuramente fuori contesto, mentre gradevole è la bonus track Love And Affection.
L’esordio degli About Us mette in mostra, in definitiva, una band dalla ragguardevole freschezza ed energia, in particolare nel suono delle chitarre e nel canto solitamente efficace che, però, talora raggiunge acuti eccessivi e viranti al falsetto che, pur facendo apprezzare le doti canore del vocalist, non accrescono la piacevolezza di qualche brano.
La band non rappresenterà, probabilmente, il “futuro del rock’n’roll”, ma potrebbe contribuire a rinfrescare una scena legata ad un sound di solito certamente “antico”, soprattutto se sapranno dare maggiore coerenza stilistica complessiva alla propria proposta.
Francesco Maraglino