Recensione: Abyss of Humanity

Di Federico Mahmoud - 24 Aprile 2008 - 0:00
Abyss of Humanity
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Anno: 2007
Nazione:
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65

Attivi dal 2004, i bolognesi Criminal Side raggiungono con Abyss of Humanity il traguardo della prima pubblicazione ufficiale. Nell’arco di cinque tracce (più intro e outro) prende corpo un sound che nasce da una costola del thrash metal più oltranzista ma non disdegna variazioni sul tema, assecondando il desiderio di un songwriting non eccessivamente precluso dai canoni del genere. Ne risulta un prodotto discretamente vario, in cui la padronanza dello strumento non si accompagna sempre alla lucidità nella stesura dei brani; tuttavia i ragazzi credono fermamente nel proprio lavoro e qualche cedimento fisiologico, peraltro alla prima uscita, è del tutto prevedibile.

W(h)ellcome è l’anticamera di uno dei brani più tirati, Abyss of Humanity: la title-track punta sulla linearità del riffing e su tempi mediamente sostenuti, con la sezione ritmica (Lorenzo “Lollo” Truppi al basso, Alex “Gaio” Gaiani dietro le pelli) chiamata a fare quadrato attorno alle chitarre; sonorità dal vago retrogusto floridiano caratterizzano un pezzo che, per dinamismo e pulsione agonistica, si conferma opener azzeccata. Unfair Black Death anticipa la deriva melodica che, più distintamente, emerge nella successiva Fight Again; all’occorrenza, Lorenzo “Sighi” Sighinolfi abbandona il rabbioso scream / growl per dedicarsi a più idonee clean vocals, ma alle buone intuizioni non corrispondono risultati degni di nota. Se nelle intenzioni della band è prevista una progressiva apertura a influenze moderne, certe soluzioni canore andranno necessariamente riviste. Burn The False conferma i limiti di un songwriting ancora alla ricerca di un’identità ben precisa, mentre la conclusiva Mass Suicide rialza le quotazioni del disco a fronte di un accattivante lavoro dei due chitarristi, Enrico “Enry” Berti e Giuseppe “Leo” Rella.

Nota di merito per la produzione, affidata all’esperienza di Enrico Pedrini. Suoni volutamente grezzi e incisivi donano alla registrazione un taglio vintage, in linea con la proposta offerta dal quintetto.

Nonostante alcune ingenuità in sede di composizione, l’esordio dei Criminal Side mette in luce un gruppo affiatato e provvisto di opportuni mezzi tecnici. In attesa della naturale maturazione artistica e riconosciuti ampi margini di miglioramento, non resta che augurare buon lavoro.

Federico Mahmoud

Tracklist:
01 W(h)ellcome
02 Abyss of Humanity
03 Unfair Black Death
04 Fight Again
05 Burn The False
06 Mass Suicide
07 … To The Silence

Contatti:
www.myspace.com/criminalside
www.myspace.com/theartofsoundrecording

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