Recensione: Across The Swarm [EP]
Diciannove minuti di devastazione a tappeto, ma controllata.
Questo, in estrema sintesi, è il debut-EP omonimo dei bolognesi Across The Swarm, nati l’anno scorso dalle ceneri dei Lacerated. Un EP che mostra una band in grande forma, ricca all’inverosimile di forza e prestanza, capace di erogare enormi flussi di energia da trasformare in terremotanti onde sonore.
L’esperienza dei Nostri, del resto, si sente tutta, poiché le cinque tracce del lavoro mostrano una capacità di esecuzione impressionante per pulizia e precisione. Ideale base di partenza per sciorinare una fenomenale miscela di death classico, sonorità *-core e musica elettronica, formanti un ‘intruglio’ chiamato da alcuni ‘shove metal’. È ovvio che ai più possano venire in mente i Fear Factory, ma occorre evidenziare che gli Across The Swarm rifuggono al 100% le melodie, premendo con decisione sul pedale dell’acceleratore e smanettando al massimo con la manopola del potenziometro.
Giungendo così a uno stile del tutto personale (‘shove metal’?) e a un sound assolutamente travolgente, peraltro qualitativamente sopra le righe anche nei confronti di parecchie produzioni ufficiali (“Across The Swarm” è stato registrato presso i Silver Studio di Parma). Un suono preciso anzi chirurgico, puntuale e perfettamente leggibile anche nei momenti di trance da blast-beats.
Tanto che, nel complesso, è davvero difficile se non impossibile trovare un difetto degno di nota nel breve ma intenso percorso che, da “Hang Out”, porta a “Like Water”.
Proprio per ciò, gli Across The Swarm sono assolutamente meritevoli di firmare un contratto discografico che consenta loro di esprimersi sulla lunga distanza.
E anche al più presto!
Daniele “dani66” D’Adamo
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