Recensione: Affliction
Esordio particolarmente felice per i Nacom, giovane formazione di
Jesi, che con Affliction si propone con una veste molto raffinata
e sufficientemente professionale, nonostante i nostri si siano formati solamente
da due anni.
Un demo di appena tre brani che però mette bene in luce le capacità
compositive dei Nacom, con un sound che verte principalmente su un death
metal melodico che non ricalca i classici stilemi del genere, ma si arricchisce
di una leggera venatura prog, grazie al bel lavoro del tastierista Pietro
Bucari e all’accuratezza nel variare l’andamento delle composizioni. Ci
troviamo di fronte a tre canzoni convincenti e ben suonate, dove l’alternanza di
frangenti ora più aggressivi, ora più melodici si sviluppa in maniera mai
banale, racchiudendo in un minutaggio esiguo un importante numero di variazioni
decisamente interessanti.
Non c’è un pezzo in particolare che mi sento di segnalare, tutti e tre sono
di buona fattura e sufficientemente variegati, certamente ampiamente
migliorabili, ma che sono gia un corposo biglietto da visita. Da segnalare anche
la buona produzione e l’artwork particolarmente curato di Affliction,
parametri che non possono che donare un aspetto ancor più curato al lavoro.
Vi invito quindi a dare un ascolto ai brani di Affliction (che
potrete scaricare interamente dal sito ufficiale dei Nacom), e scoprire
una bella realtà che spero possa confermarsi anche in futuro.
Stefano Risso
Tracklist:
- Only in memories
- Affliction
- A life that don’t belong you