Recensione: Again
I Listeria sono una band che ha mosso i suoi primi passi nei primi anni novanta, innamorati di quel sound “ottantiano” a cavallo tra l’hard rock/street e l’heavy metal incontaminato. Grazie ad uno spiccato senso della composizione e ad una buona tecnica strumentale i nostri sono riusciti a farsi notare da varie case discografiche, anche di alto livello (si parla sempre di etichette dedite al metal) come la SPV e la Metal Blade. I Listeria hanno accumulato negli anni molta esperienza, vincendo vari concorsi e suonando di spalla a gruppi famosi quali EdGuy e Iron Savior. Dopo svariati demos giunge alla redazione di Truemetal questo mini, intitolato Again: cinque canzoni di pura energia nelle quali si avverte il loro amore nei confronti di bands quali gli Ac/Dc, ma anche i White Snake, il tutto condito da spunti metallici di stampo americano degli anni 80. Potrebbero risultare un po’ retro’, ma non credo che la band si curi, più di tanto, di creare un nuovo trend musicale. Il loro credo è tirar fuori più energia metallica possibile dalle composizioni, tentando di divertire e non annoiare…quasi una party band forse meno banale, più pesante, anche meno superficiale nelle lyrics. Oltre ad essere dei bravi compositori e dei buoni arrangiatori i nostri Listeria ci sanno fare con gli strumenti: una sezione ritmica precisa e potente (belle le scariche di doppia cassa contestualizzate a puntino), le chitarre mai banali che costruiscono riffs quasi sleazy ed assoli di pregevole fattura ispirati a quell’hard rock a cavallo tra gli 80 e i 90, veloci non troppo complicati e pieni di armonici artificiali. La voce non è da meno: a suo agio nei medio-alti, si acutizza in alcuni punti con un bel falsetto acidulo, non scende mai nelle basse tonalità…se non per pronunciare poche frasi. In definitiva un abuona band, la cui più grande pecca è forse il mixaggio di questo cd: sezione ritmica inappuntabile (potente e pulita), chitarre forse un po’ troppo alte sia di volume che di equalizzazione. La voce purtroppo è quella che viene maggiormente inficiata da tale mixaggio, tropp dentro la musica, alle volte si fa fatica a capire la linea melodica, colpa del troppo volume dato alle chitarre…ritengo che uno o due punti di volume in più alla voce avrebbero reso questo mini impeccabile, sotto tutti i punti di vista.
Concludo dicendo che se non cercate necessariamente una band moderna, che fa dell’avanguardia musicale il proprio credo, ma che si “accontenta” di suonare bene, con gusto e con energia, beh i Listeria sono da tenere d’occhio.
P.S.: il finale dell’ultimo brano: “Little Star” sembra una citazione dei Megadeth di Rust In Peace.
Track List:
1. Don’t Believe
2. Delight
3. Action
4. Rock Is My Dj
5. Little Star