Recensione: Alchemik Clockwork Of Disorder

Di Alberto Fittarelli - 15 Luglio 2006 - 0:00
Alchemik Clockwork Of Disorder
Band: Trepalium
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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80

Di nuovo sangue fresco dalla Francia, nazione che improvvisamente si segnala
per la quantità d’avanguardia e qualità presenti nelle proprie più giovani
band, caratteristiche che si sposano bene con quella che è sempre stata la
filosofia perseguita dalla Holy Records: la label transalpina cerca infatti
l’unicità nel sound dei propri gruppi, e i Trepalium rispondono
benissimo a questa richiesta, grazie a sonorità brutali ma evolute, che
affondano le loro radici nel death metal ma lo rivestono del silicio tanto
comune ai gruppi figli dei Meshuggah.

Inutile dire che non siamo di fronte ad un clone o ad un altro gruppo di
furbi, abili a fiutare il trend del momento: Alchemik Clockwork Of
Disorder
è infatti un affresco di violenza e tecnologia, screziato da
momenti sperimentali, tempi sincopati e fraseggi jazzati utili a destrutturate
il tutto senza perdere un solo grammo della potenza fornita dal muro di
filtratissime chitarre della coppia Amossé/Demiraslan. Chi li ha potuti
ammirare su Holy Party, il DVD celebrativo della loro etichetta, o
ha già ascoltato il loro debut Through The Absurd sa
perfettamente quali caratteristiche la band sappia evolvere su questo nuovo
album, gli altri si aspettino momenti di pura ricchezza compositiva, passaggi da
scoprire ad ogni ascolto ed uno spessore raro in una band così giovane.

I pezzi nascono e si strutturano entro coordinate che sanno cogliere il
meglio del metal estremo moderno, con grossi debiti verso thrash e death; non
dimentichiamo inoltre che Dino Cazares, personaggio di certo non poco competente
sul genere, li cita tra le migliori speranze per il futuro. Brani d’impatto ma
anche intricati, con una predilezione per la paranoia urbana ed una sincerità
compositiva aliena alle logiche commerciali, com’è giusto che sia per una band
underground e ricercata.

Dopo la sorpresa Hacride, la Francia ci regala una nuova perla di
metal violento e moderno: non lasciatevela sfuggire.

Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli

Tracklist:

1. Decease My Life
2. Modus Operandi
3. Decayed Emotions
4. Alchemick Clockwork Of Disorder
5. Vesania
6. One Breath Of Peace
7. Perversion Of Reality
8. Ritual
9. Psycho Theme
10. Pulsion
11. Sick Boogie Murder
12. Who’s Fucked Up ?

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