Recensione: Alive!

Di Francesco Prussi - 20 Giugno 2003 - 0:00
Alive!
Band: Kiss
Etichetta:
Genere:
Anno: 1975
Nazione:
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90

Non potevo tralasciare i Kiss, il mio gruppo preferito da sempre, quello che nel lontano 1979 mi infettò con la febbre del rock’n’roll e che da allora non mi ha ancora abbandonato. Nel mio paesello in provincia di Milano, all’epoca, c’era un piccolo negozio che vendeva qualche disco, e nascosto tra i Pooh, Julio Iglesias ed altre amenità del genere spuntava la copertina di Alive che mi attirò subito. Poiché ne avevo sentito parlare sui vari giornali dell’epoca (Tutti Frutti, Rockstar, ecc), lo comprai immediatamente. Alive è bellissimo, grezzo, potente scanzonato e divertente come un disco di rock’n’roll deve essere. Dopo più di vent’anni dalla sua uscita il disco suona ancora attuale e ascoltarlo è sempre un piacere. Alive esce nel settembre del 1975 e fu il disco che trascinò i Kiss nei posti alti delle classifiche, toccando i quattro milioni di copie vendute. Da notare che il singolo trainante fu una versione live di Rock’N’Roll all Nite, mentre la versione in studio estratta da Dressed To Kill (album precedente ad Alive) non ottenne l’effetto che ebbe la versione dal vivo. Quindi i Kiss da semplice band, passarono direttamente allo status di Rock-Star dovuto all’effetto che il disco ebbe nelle classifiche Americane. Nella sua autobiografia, dove si può scoprire qualche retroscena inedito del gruppo, Gene Simmons smentisce ampiamente le voci sui pesanti ritocchi effettuati al disco, mettendo in chiaro che furono rimaneggiati qualche solo di chitarra e alcuni parti vocali. Questo si percepisce dai solchi che suonano molto più live del secondo capitolo registrato dal vivo. Le canzoni furono registrate, per la maggior parte, alla Cobo Hall di Detroit e mettono bene in chiaro cos’era un concerto dei Kiss dei tempi migliori: rock’n’roll, divertimento e tanta voglia di stupire ed arrivare al successo desiderato e voluto fortemente dal duo Simmons-Stanley.
“………….The Hottest Band In The World…..Kiss”, e Deuce parte a razzo in una versione scanzonata e trascinante con il vampiro che canta e ci porta nei meandri di questo rock’n’roll party. Poi tocca allo Star-Child e il trascinante rock’n’roll di Strutter parte e coinvolge facendoti ancora muovere il piedino. Segue Got To Choose e Hotter Than Hell (prese dall’omonimo disco per il quale non stravedo) due brani semplici diretti ed incisivi che nella dimensione live trovano la loro giusta dimensione. Segue la mitica Firehouse, brano che è diventato un classico della band in cui Paul, nel finale, indossa un elmetto da pompiere e Gene si cimenta nel giochetto del mangiafuoco (s’incediò anche i capelli in uno dei primi show). Non ci sono pause ed il ritmo incalzante di Nothin’ To Lose (dal primo disco), cantato da Gene e Peter Criss non smorza la tensione per via del suo andamento fottutamente rock’n’roll. Segue C’Mon And Love Me e la situazione non cambia di una virgola tenendo sempre alta la torrida atmosfera del live. La potente Parasite scorre via che è un piacere, portandoci verso i quasi sette minuti di She. Brano cadenzato, cantato con voce oscura da un Gene in forma ed in cui The Spaceman si produce in un pregevole solo di chitarra, terminando in questo modo il primo disco.
Apre il secondo disco Watchin’You (da Hotter Than Hell) che dal vivo rende molto di più della versione in studio e cattura per il suo ritmo sbarazzino. Segue 100,000 Years che in dodici minuti di durata ci offre un solo di batteria di Peter Criss, ma sopprattutto Paul Stanley da prova delle sue capacità di front-man instaurando un botta e risposta con il pubblico (può ancora dare del filo da torcere a molti nuovi singer, sul palco è ancora un grande). Il dolce arpeggio di chitarra e la voce di Paul aprono Black Diamond, che poi si trasforma in un hard’n’roll frenetico cantato dal gatto. Scorre via subito Rock Bottom, che precede la mitica ed immortale Cold Gin. Sette minuti coinvolgenti di puro rock’n’roll e che ogni volta che l’ascolti ti fa muovere a tempo. Il mitico attacco di batteria e Rock And Roll All Nite parte a palla, indimenticabile il ritornello che in concerto riscuote un coinvolgimento totale da parte dell’audience e che mette in luce la filosofia del gruppo. Si giunge alla fine con Let Me Go Rock’n’Roll, canzone estratta dal secondo album ed estremamente trascinante, forse uno dei pezzi più riusciti di Hotter Than Hell. I Kiss enfatizzarono lo spettacolo nel rock’n’roll, con concerti pieni d’effetti speciali, ma soprattutto costruirono dei personaggi attorno alle loro figure, creando una leggenda ed un mercato di merchandising senza pari nella storia del rock (pensiamo ai pupazzetti, fumetti e chi più ne ha ne metta). Inutile cercare di dare spiegazioni alla loro musica, è solo Rock’N’Roll, prendere o lasciare. Io ho preso e non ho la minima intenzione di mollare perché questa è la musica più bella del mondo. L’appuntamento ora è con Alive IV.
Franco Spruss

Tracklisting:
CD1
Deuce-Strutter-Got To Choose-Hotter Than Hell-Firehouse-Nothin’ To Lose-C’Mon And Love Me-Parasite-She.

CD2
Watchin’ You-100.000 Years-Black Diamond-Rock Bottom-Cold Gin-Rock And Roll All Nite-Let Me Go, Rock’N’Roll

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