Recensione: All Screwed Up
A sentire l’attacco delle iniziali “Temple of Love” e “Bad Girls” sono effettivamente pochi i dubbi relativi alle coordinate musicali entro cui si muovono gli Eruption , nuovo progetto di Santi Rigolizio, musicista italico emigrato in terra d’Australia ormai da qualche anno.
Deep Purple , Ac / Dc e qualche spizzico di Van Halen, sono infatti nomi che indicano con buona precisione ciò che si concretizza all’interno delle dieci tracce offerte, concentrato di hard rock alla vecchia maniera che omaggia in tutto e per tutto quella che è la tradizione del genere, cogliendone le primitive doti d’energia ma parimenti, rimanendo a volte impantanato in una serie di clichè e tediosi luoghi comuni tali da zavorrarne sensibilmente l’efficacia.
Non sono di certo la volontà o la competenza in senso stretto a difettare ai quattro musicisti, quanto piuttosto, un songwriting davvero dinamico e capace di catturare l’attenzione con linee melodiche fornite di spunti in grado di elevarsi da un alone di latente mediocrità e scarso appeal, percepibile sin dalle prime battute dell’album.
Le stanche e trascinate “I Wanna Know” e “Leopard” sono esempi illuminanti in tal senso. Ritmiche tutto sommato banali e scontate conducono ad un ritornello ripetitivo ai massimi livelli e reiterato sino alla noia.
Spunti gradevoli quanto quelli rilevati nella già citata “Bad Girls” e nella veloce “Naive”, sono purtroppo talvolta affossati dalla poca inventiva melodica, caratteristica che porta le canzoni ad avvitarsi inevitabilmente in una serie di situazioni del tutto canoniche e per lo più ”strasentite”.
Va un po’ meglio con la Vanhaleniana “Natural High”, brano in cui la chitarra di Rigolizio mette a segno alcuni riff non certo rivoluzionari ma, ad ogni modo, meno ingessati rispetto a quanto offerto sin qui, e con la morbida “Nine Year Old Child”, momenti in cui emergono finalmente alcune delle potenzialità della band britannica.
Parecchia energia e qualche svisata hard n’heavy, ma davvero nulla di significativo o di grande spicco nella parte conclusiva del disco, composta da tre episodi (“Purify”, “Reflection” e “All Screwed Up”) che nulla aggiungono ad un cd purtroppo mediocre e ben lungi dall’essere classificato tra le migliori novità del settore.
Detto di una produzione asciutta ma efficace e di un singer, Darren Grant, non convincente e troppo impegnato a rincorrere i toni del grande Bon Scott, le poche note davvero positive sono ascrivibili alla sei corde di Rigolizio, sempre in palla e prodiga di assolo che rivelano grande maestria e preparazione.
Per farla breve, riassumendo in poche parole quanto sin qui descritto, “All Screwed Up” degli esordienti Eruption, non pare disco verso cui concentrare troppa attenzione.
Poco dinamico ed infarcito di banalità, è il classico platter di “contorno”, destinato a perdersi nel mare di nuove uscite che mensilmente inondano il mercato.
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Tracklist:
01. Temple Of Love
02. Bad Girls
03. I Wanna Know
04. Leopard
05. Naïve
06. Natural High
07. Nine Year Old Child
08. Purify
09. Reflection
10. All Screwed Up
Line Up:
Darren Grant – Voce / Chitarra
Santi Rigolizio – Chitarra / Cori
Ben White – Basso / Cori
Lee Golledge – Batteria / Cori