Recensione: All The Sinners
Torno a parlarvi dei canadesi Forgotten Tales, una band notoria in casa ma ancora incredibilmente sconosciuta nel vecchio mondo, se amate il power sinfonico credo che questi ragazzi potrebbero realmente lasciarvi senza parole. Il loro secondo album “All the sinners” è stato appena realizzato tramite Union Metal International e ancora una volta i cinque canadesi hanno dimostrato la loro ambizione e il loro talento compositivo.
Un filo artistico lega questi ragazzi al nostro paese, infatti i Forgotten Tales sono nati nel 1999 sotto la spinta rivoluzionaria imposta dai nostri Rhapsody i quali hanno consolidato nel Nord America un seguito veramente numeroso. La musica e lo stile inventati dal duo Staropoli – Turilli hanno realmente condizionato il quintetto canadese. Non sono in vena di considerazioni artistiche o critiche di sorta, sui Rhapsody mi sono già espresso e tornerò ad esprimermi in futuro, ho il loro nuovo “Symphony of Enchanted Lands 2” e ci saranno senza dubbio spunti di discussione. Quello che mi sento di dire alla luce dell’esistenza di band come i Forgotten Tales è che i Rhapsody hanno imposto il made in Italy all’estero come mai nessuno prima, alzando molto le quotazioni del nostro paese in ambito metal contemporaneo. Questo è senza dubbio un merito. I Forgotten Tales hanno sempre potuto contare su un grande supporto tecnologico e già in sede di debutto mostrarono una produzione perfetta, gli elementi sinfonici possiedono una perfezione sonora che supera largamente quella delle prime produzioni dei Rhapsody. La bravissima cantante Sonia Pineault è senza dubbio uno degli assi nella manica della band, la sua voce potente e completa riesce a generare una presa immediata nell’ascoltatore. Rispetto al passato la band canadese si è impegnata in composizioni di lunga durata riuscendo a mostrare una grande padronanza compositiva senza perdere mai il filo del discorso. La potenza della band è garantita da una ottima sezione ritmica che in ogni frangente del disco esprime la giusta energia. Il senso melodico delle canzoni è accentuato rispetto al passato facendo spesso affidamento su refrain epici molto coinvolgenti. Senza dubbio la grande attività live maturata dalla band negli ultimi anni ha influito positivamente sul processo di songwriting contribuendo ad aumentare il potenziale dei brani e il loro impatto immediato. I Forgotten Tales sono senza dubbio una delle promesse migliori del metal canadese degli ultimi anni.
Il disco è introdotto da una ambiziosa suite dal titolo “Pagan Chronicles”, dopo l’introduzione “The hideaway” ecco irrompere la prima parte della suite “Lady of the forest”. Il pezzo decolla immediatamente grazie a un refrain coinvolgente e ispirato, gli arrangiamenti sinfonici appaiono epici ma mai invadenti lasciando inalterata la potenza della band. La successiva title track spinge su soluzioni ancora più dirette e semplici mostrando il forte legame tra i Forgotten Tales e il power europeo degli ultimi anni. La maturazione della band canadese è nettamente percepibile in brani come “Wind oh wind” oppure “The message” entrambe composizioni fluide e dinamiche che riescono a fondere classe e potenza. La lunga suite si conclude con “March for freedom” ennesimo esempio di bravura e impegno da parte dei canadesi in questione. A questo punto i Forgotten Tales mettono sul tavolo un brano avvincente dal titolo “Three wishes” che nei suoi quasi nove minuti di durata mostra la personalità del gruppo canadese, qui la band ha voluto spingere su soluzioni personali e sperimentali. Si torna al power epico di matrice sinfonica con le conclusive “Fairytales” e “My soul” entrambe fruibili fin dal primo ascolto, entrambe fluide e convincenti.
Se i Forgotten Tales hanno convinto un purista come me credo che per gli amanti del genere sinfonico potrebbero rappresentare una sorta di rivelazione, il nuovo disco è veramente bello. Se siete incuriositi da questi canadesi potete visitare il loro sito e ascoltare qualche mp3, la band distribuisce i suoi due cd tramite internet anche se pare che nei prossimi mesi “All the sinners” sarà diffuso in Europa in maniera ufficiale.
1. Part 1 – The Hideaway (Intro)
2. Part 2 – Lady Of The Forest
3. Part 3 – All The Sinners
4. Part 4 – Wind Oh Wind
5. Part 5 – The Message
6. Part 6 – March For Freedom
7. Three wishes
8. Fairytales
9. Magic Fountain
10. My Soul