Recensione: All Tomorrow’s Funeral
Solitamente diffido dalle compilation. Non sto a elencare i soliti perché, ancor di più quando mi sono imbattuto in una degli Autopsy, visto che dopo quasi quindici anni sono tornati ‘on the road’ con il singolo “Horrific Obsession” (2008), poi in maniera più convincente con l’EP “The Tomb Within” (2010) e quindi con il full-length “Macabre Eternal” (2011).
Allora perché far uscire una raccolta appena un anno dopo? Basta guardare le tracce che ogni dubbio è chiarito: “All Funeral’s Tomorrow” vuole rendere giustizia a un gruppo che ha un ruolo chiave nella nascita del death metal.
Gli Autopsy sono tornati e vogliono continuare a far parlare di sé e della loro storia, vogliono proporre alle nuove generazioni materiale ormai difficilmente reperibile, ma anche regalare ai fan di vecchia data una chicca che assembla i brani contenuti nei loro demo con l’aggiunta di quattro nuove song. Tutte le canzoni sono finalmente rimasterizzate e, anche se i nostalgici hanno ‘quel suono’ in testa, alcune sembra che rinascano sotto nuove vesti.
Le ventidue tracce seguono un ordine cronologico inverso. Un gong dà inizio alle cerimonie: la title-track serve a rimetterci in contatto con gli elementi tipici degli Autopsy. “Broken People”, dopo un inizio ‘dritto’, sfocia in un doom tribale che riporta in mente i Paradise Lost, con i quali non casualmente hanno diviso lo split-album “Metal Force” (1991).
In “Mauled To Death” troviamo non pochi elementi che conducono alla Black-Norway, soprattutto nella meravigliosa linea vocale di Reifert, mentre in “Maggot Holes” di nuovo ritmi etnici sono sostenuti da chitarre ipnotiche.
Segue il poker composto da “The Tomb Within” (2010), “Horrific Obsession” (2009), “Fiend For Blood” (1992) e “Retribution For The Dead” (1991).
Una curiosità: “Human Genocide” è, insieme alla già menzionata “Mauled To Death”, tra i primi brani composti dalla band facenti parte del primo demo (1987).
“Human Genocide” è già stata riproposta nell’EP “The Tomb Within” (2010), mentre la seconda è uscita come singolo nel dicembre scorso. “Funereality” è ripresa dal full-length “Acts Of The Unspeakable” (1992). Il brano di chiusura, “Sign Of The Corpse”, è una piccola chicca intrisa di chitarre in ‘reverse’ che chiude il cerchio iniziato un quarto di secolo fa dal batterista/cantante Chris Reifert, e dai chitarristi Eric Cutler e Danny Coralles.
Un consiglio per gli amanti e non del death metal e per tutti coloro che hanno la curiosità di sapere da dove sia iniziato tutto ciò: prendete nota e inserite “All Funeral’s Tomorrow” nella vostra discografia, gli Autpsy vi racconteranno la storia.
Vittorio “VS” Sabelli
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Tracce:
1. All Tomorrow’s Funerals 5:14
2. Broken People 3:55
3. Mauled To Death 4:27
4. Maggot Holes 2:56
5. The Tomb Within 3:42
6. My Corpse Shall Rise 4:18
7. Seven Skulls 3:05
8. Human Genocide 3:03
9. Mutant Village 5:51
10. Horrific Obsession 4:31
11. Feast Of The Graveworm 3:26
12. Funerality 2:51
13. Fiend For Blood 0:25
14. Keeper Of Decay 2:23
15. Squeal Like A Pig 3:41
16. Ravenous Freaks 2:23
17. A Different Kind Of Mindfuck 0:47
18. Dead Hole 2:28
19. Retribution For The Dead 3:53
20. Destined To Fester 4:29
21. In The Grip Of The Winter 4:05
22. Sign Of The Corpse 0:53
Durata 73 min.
Formazione:
Danny Coralles – Chitarra
Eric Cutler – Chitarra
Joe Trevisano – Basso
Chris Reifert – Batteria