Recensione: Alma Irae
È un dato di fatto che la scena metal spagnola, negli ultimi anni, sia letteralmente esplosa. Non si parla solo di quantità, ma soprattutto di qualità delle uscite. Anche in questo sito sono stati lodati gruppi come Mago de Oz, Avalanch, Landevir, Tierra Santa, Dark Moor, Saratoga, Saurom.. Ora tocca ai Dragonfly. Un nome tutt’altro che originale e una proposta musicale non certo innovativa, ma questi ragazzi suonano un power metal sinfonico in lingua spagnola davvero pregevole. A dire il vero la band nasce in Argentina ma poi tutti i componenti decidono di trasferirsi a Madrid mettendo anima e corpo in questo progetto.
Nel 2006 esce il loro debutto: Dominio. La stampa spagnola esalta la band che riceve recensioni davvero positive. Dopo 2 anni i nostri tornano con Alma Irae. Non è cosi semplice descrivere il sound di questo album poiché nessuno dei gruppi sopra elencati può essere veramente paragonato ai Dragonfly. A dire il vero qualche collegamento l’ho trovato con lo splendido “El angel caido” dei madrileni Avalanch, un vero e proprio capolavoro uscito ormai nel “lontano” 2001. A differenza di quel disco, Alma Irae presenta tastiere e piano maggiormente in evidenza e un approccio, in alcuni casi, più vicino all’hard rock.
Subito dopo una breve intro i Dragonfly mettono le cose in chiaro con No lo veran caer: questa band ci sa fare eccome. Ritmi sostenuti per una canzone d’apertura davvero azzeccata. La prima vera hit la piazzano alla terza traccia con Buscando la paz che vi ripagherà già da subito della fatica fatta per far vostro questo disco. La successiva Furia parte con un riff deciso, che da poi spazio ad ritornello iper melodico per un bellissimo mid tempo. Si ritorna a spingere sull’acceleratore, ma non troppo, con Angeles con una sola ala, altra canzone che farà la gioia di chi ama questo genere! Con 1000 Lagrimas troviamo una ballata acustica con Jose Andrea (Mago de oz) ospite alla voce, per una canzone piacevole (l’interpretazione di Jose è come sempre ricca di pathos e magia) che prepara la strada ad un’accoppiata di altissimo livello formata da Dulce veneno e Esclavo de tu amor. La prima è un mid tempo che parte con la tastiera in evidenza e un riff più hard rock che metal. Il ritornello vi farà scuotere la testa come dei sedicenni esaltati. Buonissimo il lavoro di chitarra soprattutto nel bellissimo assolo. La successiva è una power ballad un po’ AOReggiante con il piano in evidenza e delle melodie meravigliose vietate ai cuori più deboli. Ancora qualche influenza hard rock nell’inizio di Si te vas anche se il ritornello è 100% power. Viento norte è invece la canzone epica del disco e parte dopo un intro di oltre un minuto. Siamo arrivati ormai alla fine del disco ma c’è ancora spazio per una canzone, anzi per LA canzone. Dragonfly parte II (el renacer) è un vero e proprio inno, che inizia con il piano per poi esplodere fino ad un ritornello tutto in doppia cassa da cantare a squarciagola. Non si poteva chiudere in maniera migliore.
La copertina è davvero splendida, opera di Derek Gores, e la produzione anche se non perfetta è ben fatta. Un album facile da ascoltare ma che vi darà grosse soddisfazioni. Sapete cosa vi dico? Io corro a cercare il debutto di questa splendida band.
Federico “CelestialDream” Orano
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Tracklist:
1-Alma irae * MySpace *
2-No lo veràn caer
3-Buscando la paz
4-Furia
5-Acariciando el cielo
6-Angeles con una sola ala
7-1000 lagrimas
8-Dulce veneno
9-Esclavo de tu amor
10-Si te vas
11-Aliento de dragòn
12-Viento norte
13-Dragonfly parte II (el renacer)
14-Angeles con una sola ala (con Jose Andrea) – bonus track
15-Solo depende en ti (acustico) – bonus track
Line-up:
Chris “El Vikingo” Scorna – drums
Juanba Nadal – bass
Isauro Aljaro – keyboards
Pablo Solano – vocals
Juan Alberto Albacete – guitar