Recensione: Alpha Draconis
Terzo full length completamente autoprodotto per gli svizzeri Distant Past, quintetto proveniente dai dintorni di Berna formatosi nel 2002 per volontà del bassista e compositore Adriano Troiano. Una volta completata la line-up con l’ingresso in formazione dei chitarristi Alain Curty e Christoph Schafer, del batterista Kaspar Zwirner e del cantante Reto Guggisberg, la band elvetica inizia a lavorare sui pezzi che vanno a comporre il primo disco ufficiale, intitolato Science Reality, risalente al 2003, seguito a ruota da un secondo studio album – anch’esso autoprodotto –, dal titolo Extraordinary Indication of Unnatural Perception, pubblicato invece nel 2005. A distanza di ben cinque anni da quest’ultima uscita, vede ora la luce il terzo platter targato Distant Past, intitolato Alpha Draconis, dato alle stampe nel mese di giugno del 2010.
Iron Maiden, Motorhead, Iced Earth, Fates Warning, Black Sabbath: queste le principali influenze riscontrabili all’interno di Alpha Draconis, per un sound profondamente ancorato a un heavy metal di stampo assolutamente classico, al quale vanno ad aggiungersi alcune influenze più marcatamente progressive e power oriented. Un disco che vede l’ingresso tra le fila del gruppo del cantante Angelo Schafer (Remote Lane) in sostituzione del già citato Reto Guggisberg, nonché l’esordio di Al Spicher (Emerald, Deathflow) dietro alle pelli, al posto del batterista Kaspar Zwirner. Al loro fianco troviamo ancora una volta la coppia di chitarristi formata da Alain Curty (Deathflow) e Christof Schafer, mentre chiude la line-up il bassista (e principale compositore di tutti i pezzi qui proposti) Adriano Troiano.
Composto da dodici tracce (per un minutaggio complessivo che si aggira intorno ai cinquantatre primi di durata), questo Alpha Draconis ci consegna una band tutt’altro che matura, sicuramente valida per ciò che concerne il profilo prettamente esecutivo, ma ancora alla ricerca di un’identità ben definita per quanto riguarda invece il songwriting: i pezzi qui proposti, pur se discretamente riusciti, denotano infatti una scarsissima personalità, presentando davvero pochi spunti originali. Tra gli highlight del disco possiamo certamente citare la compatta Single Warning, un brano piuttosto lineare e di facile assimilazione che ha dalla sua alcune melodie particolarmente ariose ed efficaci. Degna di nota anche Trial & Error, pezzo oltremodo potente che ha il proprio principale punto di forza, oltre che in un refrain assolutamente irresistibile, anche in una serie di assoli di pregevole fattura, mentre la più tirata Spare My Life, nonostante i continui richiami di chiara matrice Iron Maiden, si segnala per una sezione strumentale davvero di prim’ordine. Diverso il discorso per quanto riguarda invece la lunga The Serpent with the Double-Edged Tongue, pretenziosa (e macchinosa) suite in quattro parti, che non riesce assolutamente a incidere come si deve, perdendosi in continui passaggi a vuoto e in fraseggi un po’ troppo ripetitivi.
Quindi che altro aggiungere? Ci troviamo al cospetto di un lavoro, questo Alpha Draconis, nel complesso più che sufficiente e sicuramente ben suonato, ma che purtroppo risulta eccessivamente derivativo e piuttosto carente quanto a spunti personali: troppi i cliché che sanno di già sentito all’interno di questa release, per dei brani che, a fronte di uno sfoggio di tecnica esecutiva per niente male, si rivelano ancora piuttosto immaturi per ciò che concerne invece il songwriting. La speranza è che nel prossimo futuro, con un pizzico di esperienza in più dalla loro, questi Distant Past riescano a dare alle stampe un lavoro ben più profondo e godibile di questo. Staremo a vedere.
Lorenzo “KaiHansen85” Bacega
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Tracklist:
01. Elemental Forces
02. The New Lordship
03. Single Warning
04. The Interrogation
05. The Powers that Be
06. Demolition
07. Trial & Error
08. Refure to be Denied
09. Spare My Life
10. Lost Colonies
11. The Serpent with the Double-Edged Tongue
Line Up:
Adriano Troiano – Bass, Spoken Words, Effects
Alain Curty – Guitars
Christof Schafer – Guitars
Al Spicher – Drums
Angelo Schafer – Vocals