Recensione: Ancora nell’Ombra (EP)

Di Francesco Maraglino - 21 Giugno 2015 - 7:00
Ancora nell’Ombra (EP)
Band: Giacomo Voli
Etichetta:
Genere: Hard Rock 
Anno: 2015
Nazione:
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71

Il vostro recensore deve ammettere di non essere uno spettatore dei cosiddetti talent show televisivi (e per la verità, di amarli ben poco), preferendo ad essi la frequentazione, quanto il tempo lo consente, delle sale da concerto.
Non può nascondere, dunque, la propria iniziale diffidenza di fronte all’arrivo del promo di un artista, Giacomo Voli, che annovera nel suo curriculum proprio la partecipazione, nell’anno domini 2014, a The Voice of Italy, talent di Mamma Rai, pur se sotto l’egida del Pelù dei Litfiba.
Ma dai pregiudizi bisogna guardarsi, nella vita come nella “critica musicale” (perdonate l’enfasi), e, andando a guardare il sito ufficiale del cantante di Correggio, si evidenzia la predilezione dello stesso per le cover di Led Zeppelin e PFM (quella Impressioni di Settembre, che, lo si sappia per quanto poco possa importare al lettore di TM, è il brano italiano più amato dal vostro recensore).
Poi, a leggere la biografia del Voli, ecco spuntare la militanza in tribute band di Toto, Van Halen e Deep Purple, ed allora ecco che la circospezione fa spazio alla curiosità, il dischetto con l’ EP “Ancora nell’Ombra” viene ingoiato dal lettore, la musica parte e … sorpresa!

Il Vento Canterà ci investe con riffoni saettanti di hard’n’heavy contemporaneo, i quali  tradiscono la passione per gente come Black Stone Cherry ed Audioslave. Il canto procede a vele spiegate e disegna ariose melodie tra rock italiano ed hard melodico. Pure La Fenice, cadenzata e a tratti vagamente pervaso da umori mediorientali, è carica di risoluta energia, con una voce che mostra grande estensione e ragguardevole capacità espressiva.
Con Un Capitale l’asse si sposta verso certo rock italiano dalle parti dei migliori Litfiba, sempre pervaso da adrenalinica energia. Pure Ridi Nel Tuo Caffè, semi ballad elettrica ed in crescendo con chorus acchiappante, si muove nei territori del rock italiano (il cui tentativo di rilancio è obiettivo dichiarato dell’artista), ma qui riproposto in una chiave più pop. Importanti i versi, in questo caso dedicati ad  una giovane donna e madre “che ha affrontato un male terribile e lo ha sconfitto con un sorriso e trasmettendo voglia di vivere al mondo intero”.
Alquanto inflazionate, invero, le cover proposte. La già citata Impressioni Di Settembre, però, è restituita con un buon bilanciamento tra fedeltà all’originale e audacia soprattutto nell’uso della voce. Pure la rendition di Can’t Find My Way Home si rivela all’altezza della situazione.

In definitiva Ancora nell’Ombra, vista la sua breve durata, è ancora solo un assaggio del talento di Giacomo Voli, ma si rivela assai promettente. La determinazione dell’artista, la potenza e la duttilità del suo canto, capace di arrampicarsi senza esitazione lungo i contorni di ardite tonalità e ampie melodie, fanno pensare ad un futuro che potrebbe essere luminoso per l’artista emiliano.
Da parte nostra, si avanza per il futuro l’auspicio di una scelta di campo più netta tra tentazioni hard e ricordi di rock italiano anni Novanta (generi entrambi apprezzati dal vostro recensore, con ovvia propensione su queste pagine web dalla vocazione heavy per il mood dei primi brani dell’EP), ma, in ogni caso, si ha la sensazione che Voli possa aspirare a buon diritto ad un posto di primo piano nel panorama musicale tricolore.

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