Recensione: And the Wing Embrace Us

Di Alessandro Calvi - 5 Maggio 2004 - 0:00
And the Wing Embrace Us
Etichetta:
Genere:
Anno: 1995
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
68

È il 1994 quando comincia la storia dei Lacrimas Profundere. Oliver Schimd fonda questo gruppo che, con il passare del tempo, ha visto passare un gran numero di musicisti oltre che aver cambiato quasi genere da un disco all’altro. A proposito di dischi, è proprio con questo And the Wing Embrace Us, un album autoprodotto e registrato poco più di un anno dopo la nascita della band, che inizia la carriera discografica del combo tedesco.

L’album inizia con Snow, una canzone che già presenta, anche se in alcuni casi a livello quasi embrionale, tutti quegli spunti riguardanti il sound che verranno poi sviluppati anche in futuro, in particolare nei primi 3 album, prima della svolta con Burning: a Wish.
La voce di Schmid è veramente cavernosa, quasi del tutto incomprensibile a tratti, e molto più bassa di quanto poi si sentirà in seguito, siamo a livelli praticamente death, mentre successivamente il singer passerà poi a uno stile di growl e scream più simile alle tonalità black. Accanto alla voce in growl Schmid si dedica come sempre anche al cantato pulito, in fa come sempre un ottimo lavoro già dal primo disco.
Qualche incertezza può essere riscontrata a livello di arrangiamento dei brani, non sempre gli stacchi e i passaggi dal violino agli altri strumenti o i cambi di tempo, momenti più lenti e delicati ed altri più aggressivi, è sempre gestito nel modo migliore. Capita alle volte di avvertire quasi degli stacchi, smette di suonare uno strumento e ne comincia un altro, senza che vi sia amalgama nel brano musicale. Errori che naturalmente su questo primo album sono dettati dall’inesperienza, data anche la giovanissima età media del gruppo al tempo, e che già sul successivo La Naissance s’un Réve saranno superati quasi interamente.
Per quanto riguarda invece le note positive, emergono subito e prepotentemente le doti di melodia di questo gruppo, i passaggi di violino in particolare sono sempre ispiratissimi e donano uno spessore non indifferente a questo gruppo. La voce femminile purtroppo non era ancora entrata in pianta stabile nell’economia del song-writing dei Lacrimas Profundere, infatti in questo primo disco tutto l’impianto vocale è quasi unicamente sulle spalle di Schmid. Non abbiamo ancora la limpida e cristallina voce da soprano che si potrà apprezzare già dal successivo La Naissance d’un Réve, in questo caso troviamo una voce femminile molto più bassa e calda, quasi passionale. È comunque un peccato che venga usata così poco perché in più di un punto ce l’avrei vista davvero molto bene.

Per essere il loro primo album i Lacrimas Profundere se la cavano più che bene, anche considerando la loro età. Di certo non si tratta di un primo album che ha rivoluzionato il mercato con una ventata di novità e che ha fatto di questo gruppo il portabandiera di un certo genere, di un modo di suonare o di un sound come invece è capitato a diverse altre band. Ha però avuto il compito di lanciare una band che poco a poco si è fatta le ossa e che purtroppo è rimasta spesso nell’ombra venendo spesso snobbata in favore di nomi più famosi. Di certo questo disco non può mancare sugli scaffali di tutti i fan della prima ora di questi musicisti tedeschi, per gli amanti del gothic in generale invece il consiglio è di provare a scoprire i Lacrimas Profundere dal loro primo disco per poterne meglio apprezzare e capire l’evoluzione e i cambi di stile.

Tracklist:
01 Snow
02 Perfume of Withered Roses
03 Amorous
04 Eternal Sleep
05 Autumn Morning
06 Embracing Wings

Alex “Engash-Krul” Calvi

Ultimi album di Lacrimas Profundere

Genere:
Anno: 2004
65
Genere:
Anno: 1999
82