Recensione: Anger Words

Di Matteo Bovio - 8 Agosto 2005 - 0:00
Anger Words
Band: Hellwrath
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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80

Anger Words, come da biografia, ripropone due pezzi del vecchio Peaceless affiancati a una nuova composizione: non ho avuto la fortuna di ascoltare i brani nella loro prima pubblicazione, ma questa rispolverata è indiscutibilmente un toccasana per il nome dei nostri. Tre pezzi bastano a delineare i contorni di un gruppo con solide basi, sia compositive che esecutive; pur rimanendo all’ombra dei grandi nomi, la cui ispirazione è ancora un punto di riferimento imprescindibile, gli Hellwrath muovono i proprio passi verso un roseo futuro, sempre che il loro songwriting rimanga a questi livelli.

Anger Words“, brano di apertura, si distende lungo più di otto minuti di massiccio Death Metal: con i tempi lenti a far da padroni, emerge prepotentemente la potenza sonora e la compattezza del riffing. Studiato con cura nei fraseggi e negli arrangiamenti, il brano non fa pesare la propria durata, e si evolve con scioltezza nonostante la pesante strutturazione. Molte sono le parti evocative, e la chitarra solista non fa che rimarcarne la portata, lavorando secondo i classici dettami di una certa scuola statunitense.

La seconda “Hellwrath” strizza l’occhio ai Deceased del primissimo album, per poi evolversi in una direzione ben più ricercata. Le chitarre disegnano trame che possono richiamare i Death di Symbolic, ma le canzoni non arrivano a quei livelli di astrazione, preferendo un approccio più terra terra, delineando atmosfere massicce e “facili”, ma non per questo scontate. Anzi, la formula, voglio sottolinearlo ancora, è elaborata e magistralmente costruita. La resa immediata nasconde un lavoro impressionante, e l’approccio diretto delle canzoni non deve trarre in inganno.

A questo stadio degli ascolti, “Peaceless” è la traccia che meno mi esalta. L’apertura Heavy / Thrash farebbe pensare a un brano più veloce, mentre basta poco a rendersi conto che ancora una volta prevarrà un altro tipo di approccio. Il brano purtroppo non ha lo stesso spessore dei precedenti, suona più slegato nei passaggi, e sembra cedere più facilmente a fraseggi sterili, soprattutto in chiusura. Ma ancora una volta colpisce la ricerca di uno stile, e suona gradevole la ricerca improntata su canzoni lente e massicce.

Appunti sui singoli? Solo note positive. Questa volta la mia totale ammirazione va al lavoro svolto da Edo, che con la potenza del suo cantato fa letteralmente rabbrividire. Il timbro si adatta alle necessità del gruppo, e contribuisce al globale interplay che caratterizza fortemente questo Anger Words. Dunque un generale plauso a un gruppo che dimostra grandissima professionalità, nonchè grande talento. Con un simile biglietto da visita, non posso che attendere con apprensione il prossimo passo della band.
Matteo Bovio

Tracklist
01. Anger Words
02. Hellwrath
03. Peaceless

Line up
Stefano – chitarra
Deimos – chitarra
Giancarlo – basso
Lorenzo – batteria
Edo – voce

Contatti
Stefano Boni
Via Rialdoli 92
50018, Scandicci (FI)
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