Recensione: Anser’s Tree
Curioso: questo è l’aggettivo col quale definerei questo ultimo concept album di Guy Manning. L’autore è al contempo cantante e scrittore dei suoi brani, nonché polistrumentista esecutore.
L’opera si sviluppa seguendo il tema portante di una meticolosa ricerca compiuta da Johnatan Anser, ultimo discendente di un’ampia famiglia, il cui desiderio di conoscenza per i suoi antenati si dipanerà lentamente tramite questo complesso percorso musicale. Lo stratagemma narrativo consiste nel riportare in ogni traccia un estratto della vita di ciascun componente di questo nucleo: i nomi dei singoli pezzi sono infatti quelli dei parenti a cui viene abbinata anche la data di nascita e di morte.
L’attenzione per i testi è davvero notevole: oltre a una piacevole musicalità del cantato occorre soffermarsi sui contenuti piuttosto profondi di alcune tracce. Alle minuziose descrizioni dei singoli componenti della famiglia saranno affiancate anche le relative contestualizzazioni dei periodo storico in cui essi hanno vissuto: un lavoro notevole anche per un concept album di stampo progressive.
Passando ad un’analisi musicale di Anser’s Tree, è possibile riscontrare dopo pochi ascolti un fortissimo legame con la musica folk in generale, a volte marcatamente di stampo irlandese, che tuttavia non giunge mai alla piattezza della country music. Ogni qualvolta verrà esplicitato un aspetto caratterizzante di un membro della famiglia avvertirete i repentini, eppur ben miscelati, cambi di ritmica tipici delle atmosfere progressive. Un sapiente uso di flauti traversi e strumenti a fiato impreziosisce quasi tutti i brani con una veste sinfonica brillante, ma l’evoluzione dell’album non si limita a ciò. Nella particolarissima “Diana Horden (1900-1922)” tastiere e sassofono giungeranno ad amalgamarsi con chitarre e maracas dal sapore latino senza mai annoiare o stonare: vi si paleserà un’originale commistione di flamenco e new age cui difficilmente avrete potuto assistere in precedenza. A tratti il sound prog ricorda alcuni brani di Gambale per complessità e ritmiche, il cantato semplice e folk rende orecchiabile l’ascolto mentre tastiere dal nostalgico suono anni ’70 incorniciano quest’originalssima miscela. Questo è quanto accade in “Joshua Logan (1990-2048)”, forse la traccia più bizzarra e visionaria dell’intero album. E’ dunque questa la peculiarità dell’ultimo lavoro di Manning, l’essere in grado di stupire l’ascoltatore ad ogni suo pezzo: motivo che credo possa avvicinare il prodotto a una vasta gamma di utenti.
Da notare la pregevole chiusura dell’album con la traccia intitolata “Dr Johnatan Anser (2089-?)”, dove verrà svelata la verità sulla famiglia di Anser e l’intero destino dell’umanità, con un crescendo finale in cui si dipaneranno i nodi dell’intero album, mentre Johnatan finalmente comprenderà l’eredità che gli è stata passata dalle generazioni precedenti.
La poliedricità dell’opera appagherà soprattutto coloro che hanno voglia di dedicare tempo alle mille sfaccettature di cui è composto Anser’s Tree, un album raffinato e studiato da esecutori sapienti, dotati di un estro fuori dal comune. Da premiare l’azzardo e la sperimentazione presenti in alcuni brani, davvero inconsueti soprattutto in un panorama musicale piuttosto omologato. Un lavoro molto più complesso del precedente “One Small step” di Manning che non mancherà di deliziare i palati più raffinati per gli amanti del prog rock (di stampo folk) ma che, in generale, risulterà appetibile a chi desidera un piacevole ascolto dalla elaborata composizione. Tra le curiosità da annoverare in questa produzione vi sono inoltre gli artwork del booklet ad opera di Ed Unitsky e dello stesso Guy Manning, davvero evocativi e particolareggiati.
Matteo “Desmond” Donati
Tracklist:
1. Margaret Montgomery (1581-????)
2. Jack Roberts (1699-1734)
3. William Barras (1803-1835)
4. Diana Horden (1900-1922)
5. Joshua Logan (1990-2048)
6. Professor Adam Logan (2001-2094)
7. Dr. Jonathan Anser (2089-????)
Guests:
Laura Fowles – cori e sax
Ian Fairbairn – violini
David Million – chitarre elettriche
Nota: acquistando il cd direttamente dal sito sarà possibile ricevere un poster in cui è rappresentato l’albero geneaologico di Anser.