Recensione: Arrival of the Carnivore

Di Federico Mahmoud - 18 Novembre 2006 - 0:00
Arrival of the Carnivore
Band: Nocturnal
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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75

Una sincera religiosità anima le uscite in casa Nocturnal, omaggio di quattro ragazzi tedeschi al thrash infernale che per anni ha inorgoglito la terra natia. Devota ai padri Destruction, e più in generale a tutta la scuola che ha seminato il germe del black metal (da Apocalyptic Raids a Morbid Tales, tra le note di Welcome to Hell, In the Sign Of Evil e Bathory), la band presta fede a una vocazione underground che rifiuta il compromesso, cimentandosi in soluzioni il cui manifesto anacronismo è l’indiscusso punto di forza. Musica da fan per fan, come testimonia il primogenito Arrival of the Carnivore, platter che condensa in mezz’ora scarsa quanto di buono espresso dopo una ricca trafila di 7’’ e split.

Ligio alla formula più tradizionale, il lavoro offre uno spaccato di thrash / black ottantiano che rievoca e custodisce tutti i cliché del genere, dai pattern minimali all’immaginario tra il blasfemo e l’orrorifico di cui i tedeschi sono fieri ambasciatori. Titoli come Satanic Oath e Nuclear Strike sono inequivocabili e già al termine della sinistra Coven of Darkness, intro dall’incedere imperioso, si ha un’idea precisa dei territori che verranno battuti. L’opener Temples of Sin è funzionale a indicare le coordinate stilistiche dell’intero lavoro: scream vokills, fraseggi chitarristici che celebrano i gloriosi giorni di Infernal Overkill e un sapiente tappeto ritmico a contorno; un’orgogliosa rinascita di temi e suoni che premia le varie Satanic Oath, Preventive War (dal chorus tremendamente sodomaniac) e l’elaborata Merciless Murder, brani irresistibili per chiunque si professi fanatico del settore. La scelta di prediligere composizioni brevi – per un totale che rasenta i 33 minuti – garantisce una certa longevità al prodotto, peraltro impreziosito da una produzione tipicamente retrò e in linea con gli standard richiesti.

Arrival of the Carnivore non contiene sorprese, ma la garanzia di un album onesto e concepito per soddisfare le esigenze dei più nostalgici o di chi, più semplicemente, non nutre interesse per le recenti evoluzioni del genere. Il messaggio è chiaro: con Noi o contro di Noi.

Federico ‘Immanitas’ Mahmoud

Tracklist:
01 Coven of Darkness
02 Temples of Sin
03 Satanic Oath
04 Preventive War
05 Burn This Town
06 War of Spirits
07 Merciless Murder
08 Nuclear Strike
09 Victorious Night
10 Awakening the Curse of Souls

Nota: la versione in LP (edita dalla Deathstrike Records – DR035) include Sign of Evil, tributo ai mitici Violent Force di Malevolent Assault of Tomorrow.

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