Recensione: Artwork

Di Fabio Vellata - 24 Febbraio 2008 - 0:00
Artwork
Band: Work Of Art
Etichetta:
Genere:
Anno: 2008
Nazione:
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83


Tanto per non perdere l’abitudine, eccoci a discorrere, ancora una volta, di una buona proposta in campo melodico proveniente dalle fredde lande svedesi.

Inutile dilungarci ulteriormente sul grande prestigio che la scena scandinava sta assumendo con il trascorrere dei mesi, quello che maggiormente conta in questa sede, è il gioire di un nuovo prodotto a base di melodia e composizioni scintillanti, forse non troppo adatto agli hard rockers più “rudi”, ma davvero molto gradito alle orecchie degli appassionati dell’AOR scandinavo più morbido e solare.

Nati nel 1992, ma giunti solo ora all’esordio discografico, i Work Of Art dichiarano apertamente le principali fonti d’ispirazione. Toto, Journey e Chicago sono i nomi che sin dal primissimo passaggio paiono evidenti e di pronta identificazione, fondamenta essenziali in un percorso stilistico che non prevede episodi ad alto voltaggio, ma predilige classe, eleganza e quel tipico feeling, proprio del rock adulto più melodico, che si rende apprezzabile in situazioni di pieno relax e tranquillità.

Facile accostare i dodici brani proposti, allo stile di buoni esemplari dello scandi-AOR quali Talk of The Town, Street Talk, On The Rise e Radioactive, laddove, al già attraente songwriting, va ad assommarsi un gusto per i suoni estremamente caratteristico, fatto di toni nitidi ed effetti tastieristici che oseremmo definire “specifici” del genere.
Interessante notare, inoltre, come l’album sia stato concepito al fine di garantire una certa varietà di “tempi” e cadenze. Per stessa ammissione di Robert Säll, chitarrista della band e nostro interlocutore nella recente intervista, le tracce si suddividono, infatti, in quattro categorie ben definite: “Up Tempos”, elemento in cui il gruppo, a quanto dato di ascoltare, esprime davvero il meglio di se (ottime ad esempio, l’iniziale “Why Do I?” e la bella “Piece Of Mind”), episodi più aggressivi (dove per aggressività s’intende solo una maggiore “urgenza” e velocità, come riscontrabile in “Cover Me” e “Whenever You Sleep”), attimi solari d’ispirazione “westcoastiana” (“Camelia” su tutte) e momenti romanticamente più zuccherosi (ben rappresentati dall’immancabile ballad intitolata “Once In A Lifetime”), a completare una panoramica di umori e sensazioni – sempre espressi con eccellente padronanza e capacità di coinvolgimento – davvero ben assortita e realizzata.

Elogio a parte infine, per l’ottimo lavoro svolto in sede esecutiva, ad opera di professionisti in possesso di buone qualità tecnico-strumentali ma, soprattutto, di buon gusto, e per la bravura dimostrata dal cantante (e tastierista) Lars Säfsund, ulteriore sorpresa in un quadro già di eccellente levatura e squisito valore.

Artwork’ si rivela dunque un album riuscito, in grado di offrire qualità e sostanza in una miscela sonora suggestiva e riccamente strutturata, che piacerà senza grosse riserve a tutti gli amanti della melodia più pura e cristallina.

In due parole, un debutto coi fiocchi!

Tracklist:

01. Why Do I?
02. Maria
03. Camelia
04. Her Only Lie
05. Too Late
06. Whenever U Sleep
07. Once In A Lifetime
08. Peace Of Mind
09. Lost Without Your Love
10. Like No Other
11. Cover Me
12. One Hour

Line Up:

Lars Säfsund – Voce / Tastiere
Robert Säll – Chitarra
Herman Furin – Batteria
Andreas Olsson – Basso
Urban Danielsson – Basso
Henning Axelsson – Tastiere
 

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