Recensione: As It Should Be
Gustosa ristampa da parte dell’Escape Music, che riporta alla luce un piccolo gioiello in musica uscito a metà anni novanta, ma che purtroppo fece perdere troppo presto le proprie tracce: causa le differenti tendenze che in quel periodo infestavano le classifiche. Classifiche intasate dai camicioni di flanella e da un pessimismo in musica davvero fastidioso e non necessario, visti i numerosi problemi che già ottenebrano la nostra esistenza. Ora che il melodic-rock sta vivendo un periodo di riscoperta, anche se non a livello degli ottanta, l’Escape riporta in vita As It Should Be, unico album pubblicato dagli Americani Artica nel 1995, con l’aggiunta di una bonus-track.
Sonorità alla Journey, Survivor e Toto, con una spruzzata di Van Halen, caratterizzano il sound proposto dal gruppo originario di Hollywood. Le canzoni sono ottimamente costruite e ben suonate, senza solismi fine a se stessi, in quanto chitarra e tastiere viaggiano di pari passo senza soverchiarsi e snaturare la canzone. Degna di nota è la voce di John David Martin che suona come un incrocio tra Steve Augeri ed il grandissimo, e mai troppo lodato, Steve Perry, convincendo in ogni situazione. Per quanto riguarda i suoni, non mi pare che siano stati particolarmente curati in fase di riedizione, ma in ogni modo danno al lavoro in tocco maggiormente ottantiano. Aprono le danze due hard-rock songs come Take Me All The Way e It’S Over, forse non tra le migliori del lotto, ma che, in ogni caso, mettono ben in chiaro cosa dobbiamo aspettarci da questo disco. La terza traccia, (Your Love Will) Carry Me Home, dopo un minuto da sogno s’irrobustisce diventando una semi-ballad con una prova del cantante davvero notevole. La seguente You’re Still On Your Own è un pezzo AOR sostenuto e piacevole alle orecchie; mentre la dura e trascinante Hold On, con il suo incedere semplice e diretto, funzionerebbe a meraviglia come opening track. Brano irresistibile. La sesta traccia Fantasy è una hard-rock song abbastanza scolastica e non particolarmente incisiva. Tocca a Girl Of My Dreams continuare a deliziarmi in questo sogno ottantiano di una notte di fine estate, alla luce di un brano convincente che rievoca sempre il fantasma dei Journey, fondamentale per ogni produzione del genere. Since Loving You è un robusto AOR fatto di luoghi comuni del genere, ma tremendamente efficace nel suo sviluppo; ottimi arrangiamenti caratterizzano One Night una ballad bella sostenuta, sopratutto nel ritornello. L’hard’n’roll di Let It Show conclude la scaletta originaria del cd, mentre la bonus-track System Of Justice è un brano nella media che chiude un lavoro troppo presto dimenticato. Concludo dicendo che se il disco fosse stato datato 1985, gli Artica sarebbero divenuti gruppo di punta del panorama AOR.
Un gran bel disco, da avere e assolutamente da riscoprire.
- Take Me All The Way
- It’s Over
- (Your Love Will) Carry Me Home
- You’re Still On Your Own
- Hold On
- Fantasy
- Girl Of My Dreams
- Since Loving You
- One Night
- Let It Show
- System Of Justice (Bonus Track)