Recensione: Ashes And Madness
“Riprova, sarai più fortunato” era la frase con cui si concludeva la recensione dell’album di esordio degli Avian, From The Depths Of Time, che si rivelò deludente nonostante la partecipazione di musicisti del calibro di David Ellefson (ex Megadeth). A distanza di tre anni il quintetto americano ha deciso di provare di nuovo, ed ecco che viene pubblicato Ashes And Madness che, purtroppo, si rivela essere il fratello gemello del suo predecessore.
Il nuovo lavoro si presenta come un disco piatto e senza mordente alcuno: riff ripetitivi e scontati si susseguono in tracce anonime che lasciano un amaro retrogusto di “già sentito”. Non è ben chiara la direzione che gli Avian abbiano intenzione di intraprendere con la loro musica di palese ispirazione maideniana: per alcuni episodi la sensazione è quella di voler fuoriuscire dai canoni del genere heavy/power, spingendosi a sperimentare un suono di natura quasi progressive, ma in definitiva il tutto si rivela un enorme buco nell’acqua.
La produzione di certo non dà una mano a migliorare il giudizio dell’ascoltatore: suoni ovattati e piuttosto confusi per quanto riguarda la ritmica della batteria e basso a volume eccessivo rispetto al resto della base musicale. Da sottolineare lo smodato uso di effetti utilizzati sulla voce e sulle chitarre, utili soprattutto a nascondere alcune piccole imperfezioni nell’esecuzione vocale o negli assoli.
La titletrack Ashes And Madness è il brano che apre il disco in cui le chitarre, con riff ripetitivi e in crescendo fanno presagire la partenza di una canzone veloce e di impatto, deludendo poi ogni aspettativa dopo pochi secondi con ritmi cadenzati e monotoni, soprattutto quando la parte cantata appare amorfa e quasi fastidiosa. A risollevare di poco le sorti dell’album sono Into The Other Side, brano di impatto con un ritornello piuttosto orecchiabile e di facile assimilazione e la conclusiva Time And Space Part II: Unlock The Mystery, una suite piacevole e non troppo scontata. Le altre canzoni scorrono una dopo l’altra in modo anonimo e in alcuni frangenti noioso, togliendo all’ascoltatore ogni speranza di trovare brani che possano riscuoterlo dal torpore.
Insomma questo Ashes And Madness è il secondo passo falso per i giovani Avian. Si spera che con il tempo e con l’esperienza che stanno maturando in sede live, di supporto a band del calibro di Primal Fear, Edguy, Kamelot e Pagan’s Mind, le idee si schiariscano e la fantasia li porti a pubblicare sul mercato un lavoro decisamente più fresco e ispirato.
Stefano “Elrond” Vianello
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Tracklist:
01. Ashes And Madness (7:38) * MySpace *
02. The Lost And Forsaken (5:08)
03. Into The Other Side (4:35) * MySpace *
04. Esoteric Lies (5:18) * MySpace *
05. Fall From Grace (Instrumental) (1:13)
06. Beyond The Hallowed Gates (5:00) * MySpace *
07. Thundersoul (5:00)
08. All The King’s Horses (5:15)
09. Never Fade From Me (5:11)
10. Time And Space Part II: Unlock The Mystery (10:14)
Line-up:
Lance King – Vocals, Keys
Yan Leviathen – Rhythm Guitars, Bass
Bill Hudson – Guitar Solos
Jerry Babcock – Drums
Brian Hollenbeck – Live Bass